Corriere della Sera (Bergamo)

Il comprensor­io di Roncobello tra i crinali della Val Mezzeno e gli anfratti sotto lo Schienone

Una varietà di percorsi (per tutti) che lascia ammirati gli escursioni­sti

- di Davide Sapienza gerù 2/continua

Talvolta in montagna l’estasi della salita distrae dall’ampiezza dei paesaggi che, attraversa­ti, sanno iniettarci sotto pelle tutte le dimensioni della montagna. È gratifican­te perseguire la dimensione orizzontal­e dell’alpe — dopotutto, chiunque abbia voluto aprire radure tra foreste selvagge e spazi di vita negli anfratti più spigolosi delle Orobie è stato costretto a capirle e padroneggi­arle, queste dimensioni.

Il comprensor­io di Roncobello, nell’Alto Brembo, è tra i più consoni per chi ama esplorare e stupirsi: presenta infatti una varietà di percorsi espressa proprio grazie alla posizione scelta dai primi abitanti del paese e delle sue località sparse, ai piedi della Val di Mezzeno. Al centro di un sistema di valli, cime e crinali che ne hanno protetto l’esistenza, il paese è nascosto dal fondo valle e accoglie il profondo solco che corre da est a ovest ai piedi dell’alpeggio di Mezzeno, culminando a nord nella piccola cordillera dei Tre Pizzi (2.153 metri), sotto i quali si sviluppano crinali che precipitan­o verso la Val Mencucca e a sud nei ripidissim­i valloni calcarei della Croce di Pizzo (2.040 metri), del Pizzo Roncobello (2.274 metri) e della Cima di Menna (2.300 metri).

Questo è il complesso edificio roccioso che possiamo trasformar­e da muro che si fa guardare solo col naso all’insù in orizzonte.

Cavità rocciosa

In località Costa (1.025 metri) seguiamo le indicazion­i per Corna Buca (1.292 metri), lungo un tracciato che scandisce la verticalit­à del bosco fino all’enorme cavità rocciosa che possiamo visitare ammirati: siamo nella sezione centrale di una vasta estensione calcacammi­niamo rea formata dalla Corna delle Coste e dallo Schienone.

Caccia di orizzonti

Proseguend­o, proprio al bivio per il passo del Menna, incontriam­o la Baita dello Zoppo (1.383 metri) da dove ora ci concediamo la libertà di capovolger­e i piani e cambiare passo, a caccia di orizzonti; grazie alla rustica (e unica) segnalazio­ne (bolli gialli) ci indi traverso verso Baita dei Muffi (1.535 metri), onomatopei­co vocabolo utilizzato per descrivere la scontrosa vegetazion­e di questi anfratti alpini e risalendo il versante nel respiro delle silenziose conifere (senza mai abbandonar­e la traccia più evidente e trasversal­e).

La piccola conca

❞ Seguendo flebili segni di traccia, si scoprirà da dove pesca acqua la baita

Sarà l’abbagliant­e luce a notificarc­i l’arrivo nella piccola conca delimitata dallo Schienone e dal Collino di Campo.

Ma le sorprese non finiscono — chi ama inseguire liberament­e flebili segni di traccia, proseguend­o con attenzione scoprirà da dove pesca acqua la baita, godendoci nel frattempo dall’alto gli immensi (ghiaioni) che precipitan­o verso le valli dell’Asino e del Drago, con Baresi di Roncobello sotto di noi e uno spazio aperto il cui unico limite è il cielo.

 ??  ?? Alto Brembo Un’immagine della suggestiva Corna Buca, l’enorme cavità rocciosa a 1.292 metri d’altezza che si trova salendo da Costa
Alto Brembo Un’immagine della suggestiva Corna Buca, l’enorme cavità rocciosa a 1.292 metri d’altezza che si trova salendo da Costa
 ??  ?? Roncobello Vallate selvagge e baite silenziose
Roncobello Vallate selvagge e baite silenziose

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