Alla Colombina menu degustazione pantagruelico
In questi giorni di gran calura la meraviglia della vista dal balcone ombreggiato dal glicine centenario è un plus che rende consigliabile la seduta gastronomica in una delle insegne storiche di Città Alta. Un valore aggiunto che, unito a porzioni generosissime e conti più che ragionevoli, assolve gli inciampi di una cucina tipica bergamasca eseguita seguendo un modello ormai desueto asceso negli anni del boom economico (gli anni del dado o del glutammato che dir si voglia). Un modello che non rende completa giustizia allo sforzo encomiabile di reperire materie prime di qualità prodotte nel territorio e che necessitano di passaggi in padella. Non è il caso dei salumi e dei formaggi che invece brillano di luce propria, vedi l’antipasto di bresaola del Corticelli (artigiano in Peghera Val Taleggio) e gli eccellenti formaggi con cui si può chiudere assai gradevolmente il pasto. Nel mezzo un piatto forte e generoso può bastare per soddisfare un appetito anche di una certa consistenza. Tra i primi le foiade (fatte in casa, avare di uova come da tradizione) ai porcini, i classici casoncelli o il risotto con pesce e Roccolo (eccellente formaggio stagionato di CasArrigoni). Le polente, gialla o taragna, accompagnano lo stinco al forno o il brasato, classicissimo di casa sempre apprezzabile. Torta di mele morbida o ciambella con fichi secchi e uvetta per la chiusura in dolcezza. Bella selezione di vini bergamaschi con ricarichi minimi. In media 25 euro vini esclusi: 30 euro per il pantagruelico menu degustazione.