Scoppia la guerra della logistica
Romano non manderà più la polizia locale a Cortenuova: «Incassano con i progetti, ma i servizi spettano a noi»
Può sembrare una semplice diatriba tra paesi confinanti. Ma dietro allo scontro tra le amministrazioni di Romano di Lombardia e Cortenuova c’è tutto il tema dell’avanzata della logistica nella Bassa. Il sindaco di Romano Sebastian Nicoli ha disposto la revoca della convenzione con Cortenuova per il servizio della polizia locale, dopo che il collega e compagno di partito (Pd) Mario Gatta si è espresso, senza coinvolgerlo, a favore del mega progetto Mcs. Sarà un polo intermodale da 350 mila metri quadrati, che occuperà anche l’ex centro commerciale Le Acciaierie. «Si sono prese decisioni che avranno ricadute fortissime sul territorio senza valutarne le conseguenze a partire da quelle viabilistiche», attacca Nicoli, che chiede anche una riflessione a livello provinciale. «Siamo solo a un parere preliminare, abbiamo posto paletti forti», replica Gatta.
L’amministrazione di Cortenuova dà il via libera alle logistiche senza coinvolgere quella di Romano e quest’ultima taglia la polizia locale ai vicini.
È lotta tra i comuni per l’arrivo dei mega poli nella Bassa orientale. Da tempo il sindaco di Romano Sebastian Nicoli (Pd) ne denuncia i rischi, mentre spuntando come funghi nei paesi limitrofi. Dopo il centro Italtrans a Calcio è in dirittura di arrivo un altro insediamento della stessa società a Covo e quello della Magris group a Fara Olivana mentre sono aperti i cantieri Amazon a Cividate e Md Cortenuova. Italtrans progetta di stabilirsi anche a Morengo e a Calcio è stato depositato l’ennesmo progetto. L’intervento più importante, però, è il polo intermodale da 350 mila metri quadrati della Mcs ancora a Cortenuova, che occuperà anche l’ex centro commerciale Le Acciaierie. Il 4 agosto l’amministrazione del sindaco pd Mario Gatta ha espresso un primo sì all’infrastruttura.
È la goccia che per Romano ha fatto traboccare il vaso: «Ho dato disposizione di chiudere la collaborazione con Cortenuova per quanto riguarda la polizia locale — spiega il sindaco Nicoli —. Vogliamo dare un segnale di dissenso forte. In quel Comune si sono prese decisioni che avranno ricadute fortissime sul territorio senza valutarne le conseguenze a partire da quelle viabilistiche. Non hanno un solo vigile e non possono pensare che poi la nostra polizia locale starà là a regolare il traffico per loro». L’attrito risale a gennaio, quando Romano aveva mandato una lettera a Cortenuova con le osservazioni sul polo Md ma senza ricevere risposta. «Mi sembra di essere Giovanni Evangelista che predica nel deserto — continua Nicoli — e nessuno mi ascolta. Volete le logistiche? Ma a questo punto nessuno pensi di farlo sulle spalle e i servizi di Romano. Il centro intermodale Mcs e il polo Md faranno girare migliaia di camion e occuperanno 2 mila persone, circa 500 famiglie, per lo più di stranieri. Dove andranno a scuola i loro figli? Cortenuova non ha le medie, già adesso, al nostro istituto Fermi ci sono tre classi di loro ragazzi e gli spazi non bastano».
«Nicoli è scorrettissimo — replica Gatta —. Non capisco questa vendetta. Per Md la procedura era regionale, doveva mandare là le osservazioni. Sul centro Mcs siamo solo a un parere preliminare. Abbiamo posto paletti forti, pretendiamo il coinvolgimento del territorio nel percorso che ci attende, chiediamo ai comuni del territorio di intervenire e partecipare in maniera costruttiva con ulteriori prescrizioni, precisando che non si è firmato nulla, nessuna convenzione, nessun accordo di programma. Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Rfi, Cisaf, Confindustria ritengono strategica questa proposta progettuale».
Il sindaco di Romano però annuncia che a settembre darà mandato a uno studio legale di tutelare il suo Comune. «Lo devo al mio Consiglio comunale — chiarisce Nicoli —. Il 30 luglio una mozione è stata votata da tutte le forze politiche, dal centrosinistra alla Lega». È uno scontro che Nicoli intende portare a un livello più alto sia politico sia istituzionale. «Il Pd locale è con me — sostiene il primo cittadino —, rivolgerò la stessa domanda al Pd bergamasco. E poi la Provincia deve prendersi le sue responsabilità. Non si può più far finta di nulla. Dovrà dirci qual è il futuro che ha in mente per la Bassa orientale».
La replica di Gatta «Non capisco questa vendetta, abbiamo posto al progetto paletti forti»