I rom non vogliono i sikh Sfida a bastoni e roncole
Il sindaco: la gente ha paura, non deve più accadere
Una persona è uscita da casa in barella, un uomo aveva la testa fasciata, un altro era una maschera di sangue. I carabinieri hanno sequestrato dei bastoni e una roncola con cui una decina di persone, una famiglia di rom italiani e una di sikh indiani, si sono picchiate.
In via Sante Giulie, a Torre Pallavicina, più o meno di fronte al caseificio, si è scatenato il finimondo. È successo tra vicini di casa, in uno dei blocchi di villette a schiera che erano stati realizzati da una cooperativa poi fallita. C’è chi se l’è aggiudicate all’asta, anche per 25.000 - 50.000 euro. « Verso le 18 mi ha allertato un amico. Sua moglie è rientrata a casa spaventata: ha visto persone con il volto insanguinato», è la telefonata che ha fatto partire il sindaco Antonio Marchetti Lamera per raggiungere la via.
Da un lato i blocchi di villette a schiera, dall’altro belle case familiari, con la gente che si è riversata per strada. Nel comune di poco più di mille abitanti, al confine tra la pianura Bergamasca e Cremona, non hanno mai visto una scena come quella di ieri sera. Sono arrivate almeno cinque ambulanze, tre pattuglie dei carabinieri e i vigili del fuoco. Il bilancio è di nove feriti, cinque dell’una e quattro dell’altra famiglia. Nessuno di loro è stato portato in ospedale; quattro sono stati medicati sul posto dai soccorritori. Che cosa abbia innescato la miccia della lite non è ancora chiaro, ma pare che le due famiglie non vadano d’accordo da tempo. Una, i rom, abitano in una delle villette di testa, gli indiani in quella accanto. Riportato l’ordine e medicati i feriti, i carabinieri hanno proseguito con le perquisizioni alla ricerca di altre eventuali armi con cui è avvenuto lo scontro.
Per il sindaco annunciato, anche se non si aspettava degenerasse fino a questo punto: «Ci sono stati altri episodi, ma una cosa così non deve più accadere — è preoccupato ma fermo —. Conosco entrambe le famiglie, ho parlato con loro, non voglio succeda ancora. Qui la gente è spaventata, voglio che i cittadini vivano tranquilli». Come, ancora non sa. Sa però che cosa farà da subito: «Chiederò un incontro con il maresciallo dei carabinieri per decidere che come agire. Lo ripeto, non deve succedere. Altrimenti qui ci scappa il morto».