Anni 80 e nostalgia
Il primo singolo della band dopo il successo dell’album «Fuori dall’hype» (e la quarantena)
S’intitola «La storia infinita», come il mitico film degli anni 80. È il singolo dei Pinguini Tattici Nucleari ( foto), il primo dopo il successo dell’album «Fuori dall’hype».
I Pinguini Tattici Nucleari sono pronti a spiccare un nuovo volo nelle classifiche radiofoniche e di vendita. La band bergamasca dagli oltre 300 milioni di ascolti che, quest’anno, ha collezionato tanti successi, dal terzo posto al Festival di Sanremo ai numerosi dischi d’oro e di platino, pubblica «La storia infinita»: l’inedito è in uscita venerdì su tutte le piattaforme per Sony Music Italy.
Il brano ha un sapore pop folk ed è il primo pubblicato dopo la quarantena imposta dall’emergenza coronavirus. Come nello stile di scrittura del frontman Riccardo Zanotti, il pezzo è ricco di citazioni dal passato riviste in chiave moderna. A partire dal titolo, che è quello del romanzo scritto da Michael Ende e pubblicato nel 1979, dal quale, nel 1984, è stato tratto l’omonimo film di genere fantastico, diretto da Wolfgang Petersen. «Penso che sia bello che le grandi opere d’arte, i grandi classici, non muoiano mai, ma si rinnovino di generazione in generazione, dando loro un senso che profuma di immortalità», dice il cantante di Albino.
Il singolo è un pezzo di speranza e rinascita che parte da
L’ispirazione «È un brano scritto quando tutto era incerto, immagina un’estate che manca»
domande che tutti ci siamo posti: e se non ci fosse l’estate con le tipiche emozioni che la accompagnano? Se non ci fossero gli ombrelloni aperti, le corse contro le onde, i pic-nic in montagna? «È una canzone nata quando ancora non si sapeva cosa sarebbe successo, dunque, immagina un’ipotetica estate che manca. E la sua assenza porta a rifugiarsi nelle emozioni del passato, nei ricordi di quel che è stato, perdendosi nelle memorie, ma allo stesso tempo imparando a godersi quel che c’è, attimo dopo attimo — spiega Zanotti —. Per questo è un brano che ama profondamente l’estate, in quel momento di incertezza ho guardato indietro alle migliori che ho trascorso nella mia vita, quando ero bambino o ragazzo, dedicandoci una canzone».
Il precedente singolo è stato «Ridere», dal video che mette insieme i momenti felici dei loro fan. Ancora prima sono usciti «Ringo Starr», la canzone che la band ha presentato sul palco dell’Ariston e, poi, «Bergamo», un brano sulla bellezza travestito da canzone d’amore per la loro città, una piccola perla lontana dalla metropoli, che li ha visti muovere i primi passi nella musica.
I tre singoli fanno parte del repack «Fuori dall’Hype-Ringo Starr». Dunque, tutto fa presupporre che «La storia infinita» possa essere l’assaggio di un prossimo album.
I Pinguini sono, oltre a Riccardo Zanotti, il chitarrista Nicola Buttafuoco e il tastierista Elio Biffi, anche a fisarmonica e voce, entrambi di Pedrengo, il chitarrista Lorenzo Pasini, di Villa d’Ogna, il bassista Simone Pagani, di Loreto, e il batterista Matteo Locati di Arcene: quattro gli album all’attivo e diversi i dischi d’oro conquistati, da «Verdura» a «Irene», da «Antartide» a «Nonono», «Ridere» e «Lake Washington Boulevard».
«Ringo Starr», il brano che li ha fatti conoscere al grande pubblico, è rimasto a lungo ai primi posti delle classifiche radio e streaming, oltre a essere stato certificato disco di platino insieme all’album «Fuori dall’hype».