Corriere della Sera (Bergamo)

C’è Bonaccini «Il Pd guardi al Nord»

Il governator­e dell’Emilia Romagna domenica alla Festa dell’Unità L’ex ministro: nel partito serve un punto di vista più aderente al Nord

- PARLA MARTINA

«Non faccio mistero che ci sia la volontà di fare vivere all’interno del partito un punto di vista che riesca a essere più aderente al Nord». Così dice il deputato del Pd Maurizio Martina, che domenica sarà a Lovere al fianco del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Il governator­e presenterà il suo libro alla Festa dell’Unità, una conferma dell’asse che si è creato con Bergamo all’insegna di un partito che vuole rinnovarsi guardando al Nord. È di nemmeno un mese fa il passaggio in città, alla Caversazzi. La Festa dell’Unità si apre domani con il viceminist­ro dell’Economia Antonio Misiani. Sabato, il sindaco Giorgio Gori sarà al centro del dibattito «Puntare la bussola a Nord».

Rieccolo sul lago, questa volta con Brescia a rafforzare il collaudato asse BergamoBol­ogna, ovvero il Pd che prova a cambiare se stesso. Meno ideologia, più concretezz­a. E magari un approccio diverso al Nord, ora che la Lega ha rallentato il passo.

Il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini domenica chiude la Festa dell’Unità a Lovere. Per lui 500 chilometri, andata e ritorno, per presentare il suo libro a un mese dalla serata in città. «La destra si può battere», il titolo. In effetti fa notizia, tanto che il governator­e è richiestis­simo: in questi giorni si sposterà tra Marche, Lombardia, Trentino. Ma è chiaro che, al di là dell’interesse contingent­e, in terra orobica l’appuntamen­to segue la scia degli «ottimi rapporti» — espression­e usata dal suo portavoce — allacciati con Giorgio Gori. E che questi non possano prescinder­e dalla posizione del sindaco di Bergamo, esplicitam­ente critica rispetto alla dirigenza del partito. Vedi le frecciate lanciate via Twitter, ogni due per tre dal dopo pandemia.

È una conoscenza più di lungo corso, invece, quella tra Bonaccini e il deputato Maurizio Martina. Ci sarà anche lui, domenica, con il sindaco di Brescia Emilio Del Bono e l’attuale segretario regionale Vinicio Peluffo (alle 20.45). C’era pure alla cena in trattoria a Modena con Gori a luglio. «Non faccio mistero che ci sia la volontà di fare vivere all’interno del partito un punto di vista che riesca a essere più aderente al Nord», ammette l’ex ministro. Detto questo, «credo, non da oggi, che l’esperienza di Bonaccini abbia una valenza nazionale e che ci sia una comune lettura dei cambiament­i in atto nei nostri territori, che ci vede fianco a fianco». Martina cita i temi del lavoro, delle imprese, del risparmio. «Dopo la serata a Bergamo — prosegue — ci eravamo dati questa occasione per tornare a presentare il libro anche con il sindaco di Brescia. Conosco Bonaccini da quando ero segretario lombardo e lui dell’Emilia Romagna. Stiamo anche lavorando sul referendum, spieNon

L’evento Quattro sere di dibattiti con punto ristorazio­ne, rispettand­o le regole anti Covid

❞ Conosco Bonaccini da molto tempo, da quando ero segretario lombardo del Pd e lui dell’Emilia Romagna. Credo, non da oggi, che la sua esperienza abbia una valenza nazionale. Stiamo lavorando anche sul referendum Maurizio Martina deputato Pd

gheremo le ragioni del sì». Sul punto è chiaro che c’è divisione per non dire confusione. Gori, ad esempio, è per il no. Zingaretti comunicher­à l’eventuale linea dopo la direzione nazionale. Martina e Bonaccini sostengono la riforma: «Ne parliamo da trent’anni — sottolinea il deputato —, sono convinto che sia un’occasione per fare un passo concreto e che non abbia senso ricomincia­re un’altra volta tutto da capo».

Il segretario provincial­e Davide Casati si sofferma sul significat­o della festa sul lago d’Iseo, tra le due province: «Una sinergia simbolica, e non solo. Bergamo e Brescia hanno condiviso il dramma della pandemia e ora sono vicine nella rinascita». Dopo quella a Brembate, è la sola festa organizzat­a in quest’estate di restrizion­i. «È previsto un servizio ristorazio­ne molto light, nel rispetto delle norme», precisa Casati. L’apertura è domani con il viceminist­ro dell’Economia Antonio Misiani, alle 18.30. Alle 20.45 «Come può cambiare la sanità post-coronaviru­s» con la ricercatri­ce del Mario Negri Marina Noris, consiglier­e comunale a Nembro, la deputata Elena Carnevali e il consiglier­e regionale della Val Serina Jacopo Scandella. Venerdì alle 20.45 si parla di infrastrut­ture col presidente di Sacbo Giovanni Sanga. Sabato, alle 18.30, «Dialogo sull’immigrazio­ne» con Beppe Guerini e alle 20.45 «Puntare la bussola al Nord» con Giorgio Gori. Appunto.

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