Corriere della Sera (Bergamo)

Il senso per il gol di Miranchuk Manca il sì dell’agente

Il giovane russo, una carriera in simbiosi col fratello: per l’acquisto resta solo da convincere l’agente Le altre trattative: chiesto Faraoni all’Hellas, si prova con Romero della Juventus, Berisha definitivo alla Spal

- Andrea Losapio

Aleksey Miranchuk è praticamen­te un nuovo giocatore dell’Atalanta. O quasi, perché se è vero che c’è un accordo sia con la Lokomotiv Mosca (per 14,5 milioni di euro) sia con il giocatore (per un quinquenna­le da 1,7 milioni a stagione), resta ancora da convincere l’agente, Vadim Shipnev, che sin dalle prime battute aveva mostrato freddezza nei confronti della destinazio­ne bergamasca. I motivi sono banali, ma anche comprensib­ili: Bergamo non è Milano né Roma, e l’Atalanta, pur giocando discretame­nte e partecipan­do alla seconda Champions League (di fila) della sua storia, non è per l’agente paragonabi­le a Milan o Roma. E poi c’è il lato economico, perché era richiesto un bonus alla firma, per Miranchuk e per il procurator­e.

Ostacoli comunque superabili e che probabilme­nte già nelle prossime ore porteranno il centrocamp­ista in nerazzurro. Anche perché nel frattempo non è stato convocato in Nazionale per permetterg­li proprio di perfeziona­re il proprio trasferime­nto in Italia. Insomma, la sensazione è che nelle prossime ore Miranchuk sarà in città per le visite mediche e firmare il contratto.

Il primo colpo dell’Atalanta targata 2020-21 è un calciatore che può giocare in tutti i ruoli da centrocamp­o in su, sia come mezz’ala — pure offensiva — sia come trequartis­ta che come ala destra, rientrando poi sul sinistro per calciare. Cresciuto in una piccola città, a undici anni è andato a vivere a Mosca con la madre e con il gemello Anton. Per i due fratelli un anno di Spartak, poi per entrambi il passaggio alla Lokomotiv e la Nazionale russa. Un campionato vinto, tre Coppe di Russia, 43 gol segnati in 228 presenze: non pochi, consideran­do che l’evoluzione offensiva è recente. Nell’ultimo anno 12 reti in campionato e 5 assist. Invece ad agosto sono arrivati due timbri in quattro presenze e, giocando già da qualche settimana, è pronto per aggregarsi al gruppo. Il prezzo concordato è di 14,5 milioni di euro, più una percentual­e (10%) sulla rivendita.

Intanto l’Atalanta ha presentato una proposta di 5 milioni per Faraoni dell’Hellas Verona. Sarebbe il sostituto in caso di addio di Castagne oppure di Hateboer. Non tornerà Etrit Berisha, ceduto a titolo definitivo alla Spal, mentre per la difesa salgono ulteriorme­nte le quotazioni di Romero, della Juventus, nelle ultime stagioni al Genoa. La possibilit­à è quella di un prestito con diritto di riscatto, ma non è detto che la trattativa decolli, poiché c’è sempre Senesi nelle mire del club. L’arrivo di Miranchuk peraltro non esclude un altro esterno — piacciono Boga e Thauvin, per

Ipotesi

motivi diversi — mentre per il centrocamp­o si valutano soluzioni alternativ­e. Rincon è un nome gradito all’allenatore per averlo già allenato al Genoa qualche stagione fa, ma non è l’unico. Intanto frenata per Czyborra al Cagliari a causa del tampone positivo al coronaviru­s.

Si pensa anche a esterni come Boga e Thauvin, e a Rincon per il centrocamp­o

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Da sinistra: Miranchuk del Lokomotiv; Faraoni dell’Hellas; Romero, del Genoa ma di proprietà della Juventus
Trattative Da sinistra: Miranchuk del Lokomotiv; Faraoni dell’Hellas; Romero, del Genoa ma di proprietà della Juventus

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