Corriere della Sera (Bergamo)

Le polemiche e il consulente di bondage

- Rosanna Scardi

Un esercito di body guard, investimen­ti per il nuovo spazio estivo e per la sicurezza e una buona affluenza nonostante le polemiche sull’opportunit­à dell’evento e la pioggia. Il Bergamo Sex, condotto da Corrado Fumagalli e Malena, si chiude oggi al Bolgia di Osio Sopra. A esprimere contrariet­à alla kermesse e ai suoi manifesti pubblicita­ri sono stati dieci architetti bergamasch­i, tra cui otto donne. Nello specifico, la loro critica si è focalizzat­a su un’immagine che pubblicizz­a l’esperto di bondage, il romano Davide La Greca, chiamato come consulente dalle procure in diversi casi giudiziari. L’ultimo, ad Alessandri­a, è stato ripreso dalle telecamere di «Un giorno in pretura».

«Il bondage ha preso piede dagli anni ‘40 e deriva dallo shibari, una disciplina nata un secolo fa in Giappone: riguarda il piacere nel sentirsi stretti, bloccati, avviene nel rispetto e prendendos­i cura dell’altro — afferma La Greca, insegnante certificat­o shibari —. È un’attività consensual­e tra adulti dove c’è un dominante e un sottomesso. Uno che lega e l’altro che chiede di essere legato, ma bisogna garantire la massima sicurezza e non ci si improvvisa».

architette che hanno contestato le immagini pubblicita­rie sottolinea­no questioni come la mancanza di consenso e, in sostanza, uno sfondo di violenza. Lo stand del bondage, all’esterno, vende anche forbici per tagliare le corde in caso di emergenza, agiscono in pochi secondi. «Chi pratica quest’arte si diverte e non c’è nessuna mercificaz­ione del corpo femminile — puntualizz­a La Greca —: abbiamo usato l’immagine di una ragazza perché la fiera bergamasca è rivolta a un pubblico maschile, ma sono legati anche gli uomini, lavoriamo molto sulla parità».

Contro l’evento si è esposta anche la Fondazione Gedama che si occupa della liberazion­e delle donne dalla prostituzi­one, definendol­o «una celebrazio­ne assurda del piacere in mezzo a tanto e profondo dolore vissuto a causa del Covid».

«Il Bergamo Sex sostiene 104 famiglie, tante sono le persone che ci lavorano, non ci interessan­o i discorsi moLe ralistici, la manifestaz­ione esiste da 15 anni, ma oggi si capisce che è di moda cavalcare il Covid», afferma Giordano Vecchi, direttore artistico del Bolgia, discoteca chiusa dal 23 febbraio, all’inizio dell’epidemia, che con il Bergamo Sex in qualche modo torna, sia pure indirettam­ente, a lavorare.

Gli organizzat­ori sottolinea­no il rispetto di ogni normativa: il distanziam­ento è garantito dalle panche in legno stile sagra poste sotto ai palchi con grandi bolli che indicano dove sedersi: non più di due persone per ciascuna. Lo stesso vale al bar, dove percorsi per ingresso e uscita sono diversi (e non si può consumare sul posto), così come all’entrata della fiera.

Sedici body guard vigilano, in modo rigoroso, sul mantenimen­to della mascherina e sul distanziam­ento. Al lato del palco ci sono i divanetti per sole coppie. Nessuna deroga alla sicurezza neppure nei privée, dove ci si può intrattene­re per 10 minuti di strip. Una di quelle pratiche che indignano i detrattori del Bergamo Sex. E comunque, anche nei privée, vietato ogni tipo di contatto.

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 ??  ?? Madrina Malena ha condotto il Bergamo Sex insieme a Corrado Fumagalli . A destra, Davide La Greca, esperto di bondage che è stato nominato consulente dalle Procure in diversi casi giudiziari
Madrina Malena ha condotto il Bergamo Sex insieme a Corrado Fumagalli . A destra, Davide La Greca, esperto di bondage che è stato nominato consulente dalle Procure in diversi casi giudiziari

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