Il bilancio dei due mesi centrali dell’estate: seconde case piene, giovani e bambini. Hotel occupati al 50% Valli, il ritorno delle famiglie
Sofferenza degli alberghi (al 50%), meglio agosto col bonus Funzionano i parchi avventura e i circuiti del trekking
Varato in piena pandemia, il nuovo pay off del turismo seriano si è tradotto in realtà nell’estate ai tempi del Covid: Val Seriana e Val di Scalve si sono rivelate davvero delle «magnifiche valli». Luoghi che sono stati riscoperti, quasi a sorpresa, da un turismo di prossimità, lombardo soprattutto, che ha scelto per il soggiorno la locazione (appartamenti con giardino gettonatissimi) e che hanno visto un cambio di paradigma. Sono calati, infatti, leggermente gli arrivi degli over 65-70 che si fermavano per lunghi periodi, anche due o tre settimane.
Ma sono cresciuti gli arrivi di famiglie e coppie giovani che hanno scelto la Val Seriana e la Val di Scalve principalmente per fare passeggiate, attività all’aria aperta, frequentare agriturismi e rifugi, con una permanenza media di 2-3 pernottamenti. «Si tratta di una stagione estiva sicuramente anomala iniziata, per quasi tutte le strutture, in ritardo — sottolinea Maurizio Forchini, presidente del consorzio di promozione delle “Magnifiche Valli” —: giugno che di solito è molto frequentato da gruppi sportivi e verifica i primi arrivi di pensionati è andato pressoché perso. Ma con luglio il trend è migliorato, con arrivi in crescita ad agosto».
Val Seriana e di Scalve
Allo Iat di Selvino, la responsabile Sara Crotti non ha dubbi: «Se l’altopiano avesse avuto a disposizione il doppio delle unità immobiliari in locazione, e cioè 8 mila appartamenti sui 4 mila censiti, li avrebbe affittati tutti. A luglio, in settimana, sono stati soprattutto nonni e bambini a sceglierci, un trend in linea con gli altri anni mentre sono triplicate le presenze di famiglie nei fine settimana, molte delle quali sono arrivate da noi per la prima volta. Quanto alle attrazioni, hanno spopolato il Parco Avventura e il nuovo Percorso Sensoriale sulla vetta del Purito». Un refrain che non cambia anche per Castione della Presolana con un boom di presenze nei fine settimana, ma con accessi buoni e costanti anche nei giorni infrasettimanali. Anche sotto la Conca della Presolana, accanto a nonni con nipoti, si sono registrati molti nuovi arrivi di giovani attratti da percorsi cicloturistici ed escursionistici e famiglie interessate a camminate semplici, parchi giochi e aree verdi per pic-nic. Una particolarità autoctona emerge dalle rilevazioni dell’infopoint ARS della Val di Scalve, dove i turisti sono interessati principalmente alle attrazioni naturalistiche: dalla Diga del Gleno all’articolata rete di sentieri delrestituito la valle che, con diversi livelli di difficoltà, risponde alle esigenze di escursionisti e famiglie. Qui è stato rilevato come siano state molte le persone originarie del territorio o che frequentavano i borghi montani anni fa che, per questa stagione, hanno deciso di concedersi una vacanza in un’oasi che non visitavano da tempo. Da «Vivi Ardesio» si sottolinea la presenza appassionata di molti escursionisti, prevalentemente giovani, che richiedono il Passaporto del Sentiero ad anello delle Orobie Orientali e cartine sul trekking escursionistico prima di avventurarsi lungo gli 80 km di sentieri in quota.
Aprire il capitolo alberghi significa squadernare una parziale difficoltà diffusa. «Anche gli alberghi di Castione della Presolana, Clusone, Selvino da metà luglio e poi per tutto agosto hanno registrato una crescita di richieste e prenotazioni che per luglio non ha superato comunque il 50% dell’offerta — evidenzia ancora Forchini — ma che per agosto ha sfiorato in alcuni casi il tutto esaurito, in molti casi grazie al bonus vacanza».
Il fiore all’occhiello è rappresentato dalla customer satisfaction registrata. «Nonostante i problemi di riorganizzare la gestione delle strutture alberghiere per rispettare le disposizioni anti-Covid, il grado di soddisfazione dei clienti delle strutture del territorio — conclude Forchini — si conferma molto alto con un 89,90% di giudizio positivo dalla piattaforma di Travel Appeal: si apprezza soprattutto la pulizia delle strutture, l’accoglienza del personale e la posizione strategica per fare passeggiate e attività all’aria aperta».
Valle Brembana
Sull’altro versante vallivo, quello di Visit Brembo, la responsabile Elena Riceputi non ha dubbi nello stilare il podio stagionale. Sul primo gradino svetta Carona «qui si è registrato un pienone», sul secondo Piazzatorre «che ha offerto con la seggiovia aperta la possibilità di sfruttare il bike park per le discese down hill, l’unica in tutta la Bergamasca su tre percorsi di diverse difficoltà», mentre sul terzo si è piazzato il Piano dell’Avaro «particolarmente gettonato dalle famiglie, ci si arriva in auto con comodità con la possibilità di passeggiare fin verso il laghetto di Ponteranica».
È stata anche l’estate dei rifugi. «Il flusso registrato il sabato e la domenica è stato molto buono — prosegue Riceputi—, ma si è mantenuto su discreti livelli anche durante la settimana, mentre le escursioni guidate con gruppi, seppur ridotti nel numero, sono sempre state al completo». Si conferma anche sul versante brembano la sofferenza degli albergatori. «Tutte le seconde case da Foppolo a Olmo a Santa Brigida sono state riaperte, con i laghetti delle Orobie gettonatissimi». Per Foppolo si chiude una stagione «ni». «Nel senso — spiega Riceputi — che con l’apertura delle seggiovie a fine luglio si è incentivata la movimentazione di quelle persone intenzionate a godersi la montagna senza faticare». Ultimo ma non per ultimo San Pellegrino, punta di diamante del turismo termale in Bergamasca. «Qui — conclude Riceputi — la riapertura della struttura è avvenuta in tempi recenti, ma va detto che durante il lockdown la proprietà ha effettuato importanti investimenti realizzando due nuove piscine esterne. Un segnale importante degli imprenditori che in questa struttura credono molto. Se si è visto qualche straniero in valle lo si deve solo alla nomea di queste terme che, per fascino e storia, non hanno rivali».
❞ Nelle strutture Nonostante i problemi, alto gradimento Maurizio Forchini Consorzio Magnifiche Valli 3 pernottamenti in media, aumentati rispetto a quelli classici (calati) delle altre stagioni fino a 2-3 settimane