Più visitatori: Carrara, che sorpresa
Superati gli accessi dell’agosto 2019. E ora la Pinacoteca riparte da Tiziano
Rimasto a Bergamo dopo la mostra «In Peterzano», di fatto «naufragata» (e sfortunatissima) a causa del Covid, il dipinto di Tiziano «Marte, Venere e Amore» sarà esposto da oggi all’Accademia Carrara. Una ripartenza per la Pinacoteca, che ha però chiuso il mese d’agosto con un’ottima sorpresa: 3.569 visitatori, più dei 3.358 registrati nello stesso mese del 2019. Effetto del turismo di prossimità.
Il racconto di un amore che emoziona e apre nuovi sguardi sulla collezione permanente. Un’opera, lascito temporaneo di una sfortunata mostra, firmata da un artista come Tiziano: da oggi c’è un motivo in più per tornare all’Accademia Carrara. Il dipinto «Marte, Venere e Amore», giunto a Bergamo per l’esposizione «In Peterzano» (chiusa a maggio dopo esser stata visitata, dal 6 febbraio e solo per tre settimane a causa dell’emergenza sanitaria, da 10 mila persone), invece di tornare al Kunsthistorisches Museum di Vienna è rimasto in città e sarà esposto fino a domenica 25 ottobre (venerdì, sabato, domenica dalle 10 alle 19). Esito di un triste destino, l’iniziativa è in realtà un’occasione per il pubblico e una grande risorsa per il museo, che svela anche una sorpresa positiva. «Alla ripresa non sapevamo quale sarebbe stata l’accoglienza invece, vuoi per la curiosità, vuoi per i dispositivi messi in campo (non ultimo il braccialetto che segnala la distanza di sicurezza, ndr) — spiega la direttrice Maria Cristina Rodeschini — a maggio siamo partiti piano, a giugno e luglio è andata un po’ meglio e ad agosto abbiamo avuto, con apertura solo il venerdì pomeriggio, il sabato e la domenica tutto il giorno, un numero di presenze maggiori rispetto a quelle dell’agosto precedente: 3.569 contro le 3.358 del 2019, quando però eravamo aperti tutti i giorni».
Mancano gli stranieri, ma il turismo di prossimità funziona. E circa un terzo dei visitatori «è bergamasco — prosegue Rodeschini —. Un risultato al quale probabilmente ha contribuito l’offerta che consente, fino al 25 ottobre, di entrare a 5 euro, ma che dimostra anche il forte senso di appartenenza: i nostri cittadini amano tornare nel loro museo». Dopo aver ammirato (grazie al prestito prorogato dal Metropolitan Museum of Art di New York) dal 22 maggio al 31 agosto «I musici» di Caravaggio, allievo di Peterzano, ora c’è la possibilità di vedere un’opera del suo maestro, Tiziano, «quasi a voler proseguire idealmente il messaggio della mostra», spiega la direttrice. La presenza del quadro «Marte, Venere e Amore», datato 1555-1560 e collocato nella sala 18, acquista però un valore aggiuntivo sia perché la Carrara già possiede due opere di Tiziano («Madonna con Bambino» e «Orfeo ed Euridice»), sia perché «i visitatori possono contestualizzare il dipinto in questione nella cultura veneta del secondo Cinquecento, che fa da perfetta cornice nella sala con dipinti di Jacopo Bassano, Paolo Veronese, Paris Bordon».
Un allestimento scenografico valorizza l’opera, «la sua coinvolgente ricchezza cromatica e la sua modernità»: Tiziano interpreta in maniera personale l’episodio narrato da
Ovidio, raffigurando i due amanti stretti in un abbraccio sensuale «che sa coinvolgere anche a distanza di secoli», commenta Rodeschini. Per approfondire ogni curiosità sarà possibile partecipare alla visita guidata «Tiziano in Bergamo» e al percorso «Tutti gli amori della Carrara». E di sentimenti si parlerà anche il 19 settembre in «La vita addosso», un breve corso di accompagnamento alla nascita, proprio fra i capolavori della Carrara. «È una proposta alla quale tengo molto. C’è ancora molta pesantezza nei nostri animi e c’è bisogno di speranza — conclude Rodeschini —. Per questo è fondamentale che il museo, che non è solo un contenitore di opere ma riveste un ruolo civile, porti il suo contributo».
L’opera «Marte, Venere e Amore» non torna a Vienna, ma resta fino al 25 ottobre
A maggio siamo ripartiti piano, poi è andata meglio. Il risultato di agosto raggiunto grazie alla sola apertura di venerdì sabato e domenica Maria Cristina Rodeschini Direttrice