Miranchuk fermo Allarme attacco
Infortunio, Miranchuk potrebbe restare fuori per più di un mese Si attendono i tamponi sui positivi. Castagne ufficiale al Leicester
Si è presentato all’Atalanta già infortunato e potrebbe restare fuori oltre un mese, ben più della settimana preventivata: quella del neo acquisto Miranchuk è una nuova tegola sull’attacco nerazzurro, già orfano a tempo indeterminato di Ilicic. Intanto Castagne è ufficialmente un giocatore del Leicester e l’ambiente sopporta sempre meno le parole di Hateboer sul suo desiderio di lasciare Bergamo.
Doveva essere il giorno dell’ufficialità dell’arrivo di Aleksey Miranchuk dalla Lokomotiv Mosca. Invece manca ancora qualcosa nelle visite mediche, qualche dettaglio da sistemare e oggi, finalmente, verrà presentato nel corso del pomeriggio. Quel che preoccupa l’Atalanta, però, è che il russo non sarà a disposizione di Gasperini sin da subito. Anzi, l’infortunio che lo ha colpito lo terrà fuori per oltre un mese (ben più della settimana preventivata), mentre Ilicic continua nel suo percorso di recupero, ma non ha ancora una data di rientro certa.
Così la speranza è che alcune buone nuove arrivino dai tamponi sui giocatori risultati positivi al coronavirus, per ridare qualche giocatore in più al tecnico, altrimenti l’attacco contro il Torino (seconda giornata di campionato, ma di fatto sarà la prima giocata a causa del rinvio del match contro la Lazio) sarà almeno rattoppato, se non ridotto ai minimi termini con il solo Muriel da centravanti, poi Pasalic, Malinovskyi e Gomez come possibili armi in più. Situazione paradossale per chi ha segnato 98 gol nella scorsa Serie A e che ha aggiunto un altro protagonista offensivo alla propria batteria. Anche perché questi sono i giorni più importanti per la preparazione e, come già ribadito dall’allenatore nell’intervista dopo l’uscita del calendario, a Zingonia sono davvero in pochissimi. Così quella contro il Toro del prossimo 26 settembre appare già come una sfida chiave, anche perché poi ci sarebbe il recupero della prima giornata (chiesto lo slittamento) contro la Lazio. Arrivarci senza attaccanti sarebbe un peccato mortale: detto che Batshuayi sembra una pista solo se dovesse andare via Zapata — anche se con il Chelsea i rapporti sono ottimi — continuano a essere vive le piste Boga e Thauvin, legate fra loro da problemi diversi ma comunque molto simili, di natura monetaria.
La questione attaccanti non è l’unica a scaldare il centro sportivo nerazzurro. Perché le parole di Hateboer non sono piaciute a nessuno, tanto meno a Gasperini che, al suo arrivo quattro anni fa, per una situazione molto simile decise di mettere una croce sopra al portiere Marco Sportiello: il portiere era in nazionale e in odore di passaggio al Napoli, considerava l’Atalanta come un’avventura terminata e un livello inferiore rispetto al suo valore. Esattamente quello che è accaduto con l’intervista dell’olandese, che ha creato un’emergenza solo in apparenza rientrata. L’addio di Castagne in direzione Leicester (ufficiale da ieri) potrebbe non bastare per trattenerlo, perché ci sono stati contatti tra i nerazzurri e il difensore italiano del Valencia, Cristiano Piccini, per capire quale sia la sua condizione dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per lungo tempo l’anno scorso.
Non ci sono, però, solo notizie negative in casa nerazzurra. Perché Cristian Romero, difensore della Juventus che nella scorsa stagione ha giocato nel Genoa, è a un passo dal divenire un nuovo rinforzo per l’Atalanta. Prestito biennale con diritto di riscatto — operazione in totale da 18 milioni di euro — che diventa obbligo in caso di particolari condizioni, in base a minutaggio e prestazioni. E poi ha firmato anche Anwar Mediero, esterno classe 2002, che arriva dal vivaio del Barcellona. In uscita Muratore alla Reggiana, Colley e Traoré verso Parma. Il portiere Ndiaye è dell’Ascoli.