Corriere della Sera (Bergamo)

«Piovevano massi ma dovevo agire» Carabinier­e eroe salva amico in auto

- Barbara Gerosa

BEMA (SONDRIO) «Stavo scendendo da Bema quando ho sentito un boato, la montagna stava franando. Subito dopo la curva ho visto quell’auto travolta da un masso, un groviglio di lamiere. Non ci ho pensato un istante. Mentre i sassi ancora piovevano dalla parete ho tentato di aprire lo sportello della vettura schiacciat­a da un macigno. L’uomo al volante era sotto choc, incastrato: non riusciva a muoversi». Lorenzo Colombi, 44 anni, è un militare, appuntato in servizio nella stazione carabinier­i di Novate Mezzola. Aveva appena finito di lavorare mercoledì sera quando ha salvato la vita a un 55enne, per puro caso un suo conoscente. Entrambi vivono a Bema, una manciata di case arroccate all’imbocco della Valtellina. Per raggiunger­e il paese bisogna percorrere la tortuosa provincial­e che sale da Morbegno: curve a gomito e una parete di roccia che sovrasta la strada. Sassi di grosse dimensioni si sono staccati dal costone, un masso ha colpito una vettura in transito, un’Alfa Romeo, schiaccian­do l’abitacolo e intrappola­ndo Sergio Simonetta che stava tornando a casa. «L’ho chiamato per nome — racconta Lorenzo —. Continuava a chiedermi cosa fosse successo. La portiera non si apriva, sono riuscito a forzarla, e ho trascinato Sergio fuori. Nel frattempo sono arrivate due donne, una ha chiamato i soccorsi l’altra mi ha aiutato a portare il ferito lontano da dove continuava­no a cadere sassi. Poco dopo ci hanno raggiunto i miei colleghi che hanno transennat­o l’area insieme ai vigili del fuoco e i medici del 118». Guardando le fotografie della vettura ridotta a un groviglio di lamiere sembra impossibil­e che il 55enne se la sia cavata solo con qualche graffio. «Gli ho parlato, sta bene». L’appuntato, in servizio per 25 anni a Foggia, è tornato nella sua Valtellina a inizio agosto. «Ho agito d’istinto come credo avrebbe fatto qualsiasi altra persona. E poi mi sono reso conto che lì avrei potuto esserci io: anche per questo non ho esitato». Lorenzo saluta e se ne va. Il turno di lavoro è ancora lungo, le pacche sulle spalle dei colleghi fanno piacere, ma l’unico desiderio ora è quello di riabbracci­are l’amico vivo grazie a lui.

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Lorenzo Colombi, 44 anni, appuntato dei carabinier­i a Novate Mezzola In alto e a destra l’auto del ferito
Chi è Lorenzo Colombi, 44 anni, appuntato dei carabinier­i a Novate Mezzola In alto e a destra l’auto del ferito

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