Niente pubblico Rtl 102.5 all’Arena via radio e tv
La radio mantiene radici bergamasche ma parla a tutta Italia Maxi spettacolo senza pubblico. Suraci: «Quest’anno, rischi zero: può diventare un format»
Woodstock 1969: il festival Usa celebra la cultura hippie. Berlino 1990: Roger Waters interpreta The Wall, post caduta del Muro. Esistono spettacoli evento, che sono specchio della loro epoca. Verona 9 settembre 2020, oggi. Nell’Arena senza pubblico, il concerto Rtl 102.5-Power Hits Estate suona (e premia) i tormentoni musicali, nell’anno del Covid. La prima radio d’Italia ha messo a punto una potente macchina organizzativa, con in testa il presidente Lorenzo Suraci (Vibo Valentia, 1951: «Ma per me, ormai il Sud è solo nella stagione estiva. Ho sposato una bergamasca. Poi, come vede dalla giacca nerazzurra che indosso, tifo Atalanta») e Angelo Baiguini (direttore artistico dell’emittente: «Sono di Costa Volpino. Non di Lovere, proprio di Costa. Nato in casa!»).
Per maestranze, location e slang, si dice che il cinema italiano sia «romanocentrico». La prima radio italiana, invece, è un po’ «bergamocentrica»?
Baiguini: «Trasmettiamo da Cologno Monzese, dal 1997. Ma i nostri primi vent’anni li abbiamo passati tra Bergamo e provincia».
Suraci: «Rtl nasce in Città Alta, in Via Donizetti,
I nomi dei favoriti Sono Boomdabash, Alessandra Amoroso, Achille Lauro, Irama. «I Pinguini? Bravissimi e con una freschezza unica»
prima di trasferirsi alla discoteca Il Capriccio di Arcene. Anche oggi, almeno la metà del nostro personale viene da Bergamo, Romano, Treviglio».
Baiguini, insieme a Mara Maionchi, tocca a lei presentare Power Hits Estate all’Arena. Per la prima volta senza pubblico, come se l’immagina?
Baiguini: «Non ne ho la più pallida idea. Dico solo che, dal punto di vista del ritmo, sarà una serata (anche in radiovisione e diretta tv, su Sky Uno e Tv8, ndr) molto radiofonica».
Presidente Suraci, la decisione di salire sul palco malgrado le limitazioni è stata sua.
Suraci: «In piena emergenza Covid, abbiamo deciso di dare un segno positivo, mantenendo l’appuntamento dei Power Hits. Grazie a nuove agibilità dell’Arena, avremmo potuto aprire a un numero ridotto di spettatori. Ma, tornassi indietro, rifirmerei a pubblico zero.
Riteniamo che quest’anno non possano esserci vie di mezzo. Fin dal primo giorno abbiamo lavorato per riuscire a organizzare uno spettacolo, senza la gente ma come se stessimo di fronte a 30 mila persone. Speriamo di farcela. Uno show così concepito potrebbe rivelarsi — perché no — anche un nuovo format».
E tanti sono gli artisti nuovi che si esibiranno stasera. Aiello, Ernia, Gaia.
Baiguini: «Siamo molto soddisfatti della qualità di suoni e di generi, c’è un bel mix. D’estate le sonorità latine primeggiano, ma ci sono anche ottime espressioni nel pop e nell’indie».
Fra i favoriti alla vittoria: Boomdabash con Alessandra Amoroso, Achille Lauro, Irama. Ma non possiamo dimenticare l’exploit dei Pinguini Tattici Nucleari.
Suraci: «Questi ragazzi bergamaschi sono bravissimi. Hanno talento e una freschezza unica. Il loro brano Ridere, a mesi dall’uscita, tiene testa ai nuovi singoli. Anche se da qui alla super bomba, alle grandi hits di autori come Tiziano Ferro e Zucchero (anche loro attesi in Arena ndr), resta ancora tanta strada da fare».
L’influencer Jessica Brugali (di Albino) fa parte della famiglia di Rtl 102.5. Conduce un programma, sulla gemellata Radio Zeta.
Suraci: «Una ragazza da 5 milioni e mezzo di contatti sul social TikTok. In poco tempo ha eliminato il suo accento bergamasco. Andando in onda si impara».
Perché la cadenza orobica, resta molto poco radiofonica.
«Il nostro accento non è dei più amorevoli. Diverso dal napoletano, dal romano o dal toscano. Persino il romagnolo è meglio del bergamasco. Diciamo che siamo un po’ sfigati da questo punto di vista», ride Baiguini. Sdrammatizza e si prepara all’evento, specchio della nostra epoca.