Corriere della Sera (Bergamo)

La Uefa promuove in Champions lo stadio dell’Atalanta

Mancano pochi ritocchi a tribuna stampa e aree hospitalit­y Percassi: «Un sogno che si realizza, ci tenevamo tantissimo»

- Di Donatella Tiraboschi

L’inno della Champions potrà risuonare anche a Bergamo. Al termine di due giorni di verifiche, gli ispettori della Uefa hanno detto sì: il Gewiss Stadium potrà ospitare le gare della più importante competizio­ne calcistica europea. Restano solo da fare modifiche e integrazio­ni ad alcuni settori come la tribuna stampa e l’hospitalit­y, che arriverann­o al tutto esaurito nel caso di ospiti di rango. Modifiche che, secondo la società, possono essere realizzate in un paio di settimane. «Fantastico — dice Antonio Percassi —. È a dir poco una grande soddisfazi­one, è un altro sogno che si realizza. Ci tenevamo tantissimo».

È un aggettivo che il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi usa nelle grandi occasioni. Quando c’è il risultato nel partitone, quando si riferisce al tifo del pubblico e quando un giocatore esce dal campo con una prestazion­e super. L’aggettivo è «fantastico», ed è quello con cui alla fine dei due giorni di ispezione da parte dei commissari Uefa, il numero uno dell’Atalanta ha commentato quello che da chimera è diventato realtà. Per la prima volta nella sua storia ultracente­naria, l’Atalanta riuscirà a regalare alla sua Bergamo il brivido e l’emozione della Champions League sull’erba di casa.

«Una volta eseguiti gli ulteriori lavori richiesti dalla Uefa, lo stadio sarà a norma anche per giocare la Champions. Fantastico», ha confermato il presidente. Due giorni di fiato sospeso, sopralluog­hi, verifiche tecniche e struttural­i dell’impianto e incontri con sponsor e organizzat­ori si sono conclusi con un «ok, lo stadio è giusto». O meglio lo diventerà a breve, brevissimo. Una quindicina di giorni al massimo. «Dovremo accelerare per completare i lavori in atto — ha dichiarato Roberto Spagnolo, direttore operativo dell’Atalanta e coordinato­re unico dei lavori dello stadio — ed eseguire le implementa­zioni richieste dalla Uefa che riguardano le postazioni e gli impianti delle aree Media e l’integrazio­ne delle aree hospitalit­y per gli ospiti della Uefa».

Nel dettaglio, come previsto dai regolament­i, le postazioni per i giornalist­i devono essere un centinaio, mentre quelle attuali sono una settantina. Dunque, si tratterà di ricavare (e i lavori sono già avviati in quest’ottica) posti aggiuntivi in prossimità delle postazioni già attive nella tribuna d’onore.

L’altro dettame da ottemperar­e su indicazion­e degli ispettori europei riguarda un ampliament­o delle aree hospitalit­y, intervenen­do sulla struttura per ricavare spazi destinati agli sponsor con funzionali­tà di riceviment­ocatering e relax. In sostanza quelle che vengono definite «lounge area», ossia spazi salotto dove intrattene­rsi in comodità e con servizi di ristorazio­ne annessi in occasione delle partite. Sono queste le due «macro-richieste» fatte presente alla società e che troveranno tutte le specifiche realizzati­ve in una nota che la stessa Uefa invierà a stretto giro. Elencando altre implementa­zioni. Nulla di particolar­e: per esempio un microfono in più in sala stampa, dove è già presente tutto l’impianto di amplificaz­ione.

Presente ieri mattina ad una prima fase di incontri con i soggetti coinvolti, il presidente Percassi ha saputo, in serata l’esito dell’ispezione. «È a dir poco una grande soddisfazi­one, è un altro sogno che si realizza. Ci tenevamo tantissimo», commenta.

Per un sogno (struttural­e) che si realizza, ce n’è ancora un altro deve ancora compiersi perché il sogno sia uno di quelli con la «S» maiuscola: cioé la possibilit­à che il pubblico possa essere lì, sugli spalti con la squadra. La Champions si snoderà nel corso di lunghi mesi e ogni turno passato è sabbia che si aggiunge alla clessidra di un tempo in lotta contro il coronaviru­s. Se si arrivasse alla prossima primavera ancora in corsa, con il mondo vaccinato e lo stadio pronto sarebbe tutto, una volta di più, «fantastico».

I tempi Per completare gli interventi chiesti dalla Uefa serviranno un paio di settimane

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 ??  ?? Controlli Antonio Percassi e Roberto Spagnolo ( a destra) durante l’ispezione della Uefa
Controlli Antonio Percassi e Roberto Spagnolo ( a destra) durante l’ispezione della Uefa

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