A nozze dopo 35 anni grazie a una foto
Domenico e Roberta, lieto fine dopo mille svolte del destino
Al telefono risponde Domenico. Chiede di aspettare e va a chiamare Roberta: la storia la vogliono raccontare insieme. Dopotutto sono stati lontani 34 anni e ora che si sono ritrovati desiderano condividere ogni momento. Roberta Quadri e Domenico Locatelli, 53 e 52 anni, originari di Curno, non sono una coppia qualunque: fidanzati da adolescenti e poi persi di vista, si sono rincontrati l’anno scorso grazie a un equivoco e sabato si sono sposati al Castello della Marigolda di Curno. Ora sono a Stintino in viaggio di nozze e con entusiasmo e incredulità ripercorrono le tappe del loro percorso, iniziato nel 1985, data che hanno voluto incidere sulle fedi con i loro nomi: RobyDome85.
«Frequentavo le magistrali a Bergamo, avevo notato un ragazzo che lavorava in un bar — attacca Roberta —. Lo conobbi a luglio alla festa dell’Unità del paese, dove ero andata con mia sorella Debora: si chiamava Maurizio ed era
❞ L’incontro Ci siamo ritrovati grazie a una foto pubblicata per sbaglio su Facebook. E a un equivoco
insieme al fratello Domenico». «Abbiamo subito pensato di fare doppia coppia — interviene Domenico —: Maurizio con Roberta, che erano i più alti, e io con Debora». Le alchimie però seguono altri piani: a frequentarsi sono Domenico e Roberta, finché lui, dopo qualche mese, la lascia per un’altra. «Sono stata malissimo, ho provato di tutto senza riuscire a riconquistarlo. S’è rifatto vivo a Natale, ma non ero in casa e mia madre l’ha mandato via senza dirmelo. L’ho scoperto anni dopo». Lui non demorde e a gennaio del 1986 citofona di nuovo: quella volta Roberta è in casa, ma con lei c’è il nuovo fidanzato. «Avrei voluto fiondarmi da lui, ma non ce l’ho fatta — confessa —. Lo spiavo dalla finestra e l’immagine di lui in motorino sotto la neve è l’ultima che conservo». Da quel momento, ognuno per la sua strada. Roberta vive e lavora in uffici di Bergamo e Milano, poi nel ’98 sposa un torinese, lo segue nella sua città e insieme hanno due figli. Domenico, muratore fin da ragazzino, ha varie storie ma non si sposa: «Sono stato scottato, non riuscivo a fidarmi».
A marzo 2019 accade l’inimmaginabile: «Chiacchieravo con mia cognata delle mie ex — racconta il neo sposo — e per farle capire chi fosse Roberta, volevo mandarle una nostra foto scattata a Venezia. Però mi sono confuso e l’ho messa su Facebook, dove l’ha vista anche mio nipote, che ha scambiato Roberta per la mamma di un suo amico. E la mamma del suo amico altri non è che Debora, sorella di Roberta». Svelato il malinteso, la foto viene inviata da Debora a Roberta, nel frattempo divorziata. «Ero incredula, poi l’ho contattato», racconta lei. «Pensavo ce l’avesse con me per la pubblicazione della foto», scherza Domenico, che le chiede di incontrarsi. Va lei a Bergamo: «Quando è scesa dal treno mi è sembrata un’apparizione: era la stessa di allora». «Lui invece era un po’ cambiato, ma i miei sentimenti si sono riaccesi». Si frequentano a weekend alternati e dopo pochi mesi arriva la proposta da parte di Domenico, che racconta: «Sul lago d’Iseo le confesso il desiderio di andare a vivere in campagna. Lei condivide il sogno. Penso: «L’è la me». E da lì al matrimonio, che corona una storia lunghissima di assenze, coincidenze e sentimenti, è tutta discesa.