Ascoltate il canto degli alberi
Letture, spettacoli, percorsi nel bosco per riflettere sulla salute delle piante
Chiamarla comunità potrebbe sembrare strano. Eppure è così. In un parco, in un bosco, perfino in un giardino, venti, cento, mille alberi insieme formano una comunità. Silenziosa solo alle nostre orecchie. Perché le piante, come confermano gli studi più avanzati di neurobiologia vegetale, comunicano con un loro linguaggio. Il 2020 non è solo l’anno della pandemia: per l’Onu, e quindi per tutti noi, è l’Anno internazionale della salute delle piante. È il principio ispiratore della nuova edizione, la quattordicesima, del Festival della Biodiversità, promosso dal Parco Nord Milano fino a domenica 27: un invito per la città ad avvicinarsi alla «comunità verde», una riflessione collettiva sulle terribili conseguenze della perdita di biodiversità.
Da dove partire? Quale può essere il primo passo? Chi ama camminare non perda l’appuntamento con il divulgatore scientifico ed esperto forestale Daniele Zovi, che oggi alle 17.30 conduce dentro ai boschi del parco e spiega, illustra, racconta la natura, evidenziando l’urgente bisogno di un nuovo patto di alleanza con l’uomo. Particolarmente suggestiva la performance itinerante «Alberi maestri» di domani (ore 14.30 e in replica alle 17.30) della Compagnia Pleiadi Residenza Campsirago: in cuffia si ascoltano i suoni della natura, il canto degli alberi, con gli occhi si seguono gli attori che guidano (in modo fantasioso, arrivando perfino a salire sugli alberi). Un viaggio onirico, «attraverso la soglia in cui si incontrano l’universo umano e quello arboreo», fanno sapere loro.
E ancora, sempre domani, il racconto teatrale di Lorenza Zambon, «La montagna vivente», tratto dal libro di Nan Shepherd, e domenica 27 lo spettacolo di Elisa Occhini, «Erbario di Famiglia», che lega la nascita di un bambino alla crescita di un albero da un piccolo seme. «Il festival è dislocato in diverse zone del parco, il Teatrino Breda, gli orti comuni, la cascina, il museo botanico MuBAJ, l’area Oxy.gen, e diventa così occasione privilegiata per scoprirlo, entrare in contatto con la sua biodiversità, comprenderne il valore per lo sviluppo sostenibile del territorio», sottolinea Riccardo Gini, direttore del Parco.
Giornate intense, il programma è particolarmente fitto: letture itineranti, percorsi olfattivi, laboratori per la realizzazione di quaderni verdi per i più piccoli, l’apericena di Slow Food (tutta a base di prodotti dell’alveare), la mostra fotografica di Andrea Cherchi, la divulgazione scientifica, fino allo sleeping concert di sabato 26, il tradizionale concerto multisensoriale lungo tutta una notte, durante il quale portandosi il sacco a pelo si può dormire sotto le stelle.
In questa edizione, però, gli organizzatori si sono spinti oltre e hanno pensato anche ai cittadini più mattinieri: un concerto all’alba, con lo spettacolo del sole che sorge proprio davanti alle sponde del lago Niguarda, con le note di violino e chitarra dei musicisti di Musica nell’Aria questa domenica (ore 7), e quelle di flauto e chitarra domenica 20, alla stessa ora.