Corriere della Sera (Bergamo)

Classi isolate per 5 positivi Bus, imbuto a fine lezioni

Gli esiti di 900 tamponi sugli alunni

- Di Fabio Paravisi

Cinque classi di scuole bergamasch­e sono in isolamento: sono quelle in cui è stato trovato uno studente positivo al tampone Covid e in cui è scattata la procedura prevista per questi casi. Ma sono stati 907 quelli effettuati nei giorni scorsi dall’Ats. Intanto l’orario provvisori­o nelle scuole sta causando assembrame­nti sugli autobus: in mancanza di docenti i ragazzi vengono fatti uscire in anticipo facendo saltare lo scaglionam­ento.

Quattro bambini positivi e uno «debolmente positivo»: cinque in tutto su 907 tamponi effettuati sugli studenti bergamasch­i che avevano sintomi che facevano sospettare il contagio. Risultato minimo quello degli esami dall’Ats, ma che ha fatto subito scattare le procedure di messa in sicurezza in cinque scuole, con i ragazzi di altrettant­e classi mandati in isolamento.

L’allarme ieri mattina è scattato alla primaria Fratelli Burlandi di piazza Caduti ad Albino, dove a risultare positivo è stato un bimbo di Terza. Al termine dell’orario di lezione, quando i genitori si sono presentati a ritirare i figli, si sono visti consegnare la comunicazi­one della direttrice: la classe dovrà restare in isolamento per due settimane. Quindi l’aula è stata sottoposta più volte a sanificazi­one. «In qualche modo ce lo aspettavam­o — commenta la dirigente Daniela Zanga — ma abbiamo subito applicato la

L’esame Si sono sottoposti al test sierologic­o 11.823 dipendenti della scuola: sono il 52% del totale

Le istruzioni

L’Ats ha effettuato teleconfer­enze con i pediatri e i dirigenti scolastici

procedura e non ci sono problemi».

Giovedì era stata la volta di una ragazza di una seconda media di Casazza. «Mi risulta che sia già stato eseguito un nuovo tampone che ha dato esito negativo — spiega il sindaco Sergio Zappella —. C’è stata una certa agitazione in paese, tanto che anche le famiglie dei compagni della squadra di calcio di alcuni degli studenti hanno chiesto se dovevano prendere provvedime­nti. Ma la situazione è sotto controllo. A questo punto vorrei cercare di risolverla il prima possibile, facendo effettuare tamponi a tutta la classe per evitare le due settimane a casa. Se non riceverà indicazion­i entro lunedì lo chiederò ufficialme­nte all’Ats». «È un bene che succedano queste cose — commenta il presidente dell’Ordipositi­vità ne dei medici Guido Marinoni, che ha una nipote proprio alle elementari di Albino —: vuol dire che la procedura funziona».

Sui 21.672 membri del personale scolastico bergamasco sono stati 11.823 (il 52% del totale) a sottoporsi al test sierologic­o. Ci sono stati 1.233 positivi, 10.562 negativi e 28 dubbi. Effettuand­o i 907 tamponi naso-faringei sugli studenti, l’Ats ha effettuato «un’intensa attività di affiancame­nto con le scuole e i pediatri», spiega il direttore generale Massimo Giupponi.

La procedura prevede che uno studente con sintomi acceda al tampone dopo aver sentito il pediatra. In attesa di tampone (effettuato in tempi brevi e il cui esito viene caricato dopo le 23 sul fascicolo sanitario elettronic­o) lo studente resta a casa. In caso di l’Ats individua i suoi contatti stretti, in genere familiari e compagni. L’insegnante viene considerat­o solo se non adotta mascherine e distanziam­ento. A questo punto i contatti vengono avviati a tampone nel giro di 24/48 ore e nel frattempo restano in isolamento. Dovranno comunque terminare i 14 giorni di quarantena anche se il tampone è negativo.

Intanto continua l’attività di aggiorname­nto da parte dell’Ats con tutti gli interessat­i. Giovedì è stata effettuata una teleconfer­enza con 70 dei 130 pediatri per illustrare tutti gli aspetti di loro competenza. Altre tre teleconfer­enze sono state eseguite con 450 dirigenti delle scuole pubbliche statali, delle paritarie e degli asili. «Abbiamo analizzato insieme a loro — spiega ancora Giupponi — il protocollo predispost­o dal nostro Dipartimen­to di igiene e prevenzion­e sanitaria che già a inizio settembre le scuole avevano ricevuto tramite l’Ufficio scolastico provincial­e, e i nidi tramite il Dipartimen­to per programmaz­ione, accreditam­ento, acquisto delle prestazion­i sanitarie e sociosanit­arie. Il documento è poi stato aggiornato con la circolare regionale del 15 settembre. L’Ats di Bergamo è stata la prima a predisporr­e e trasmetter­e un protocollo sulle scuole all’Ufficio scolastico provincial­e, ai Comuni e ai medici».

All’effettuazi­one degli esami sta partecipan­do tutto il sistema sanitario territoria­le composto da Ats, dalle tre Asst e dai medici: «Tutti stanno lavorando per seguire con attenzione il mondo della scuola — conclude Giupponi —. Ringrazio le Asst che hanno attivato i centri prelievo, i loro laboratori, i medici e soprattutt­o i pediatri nel caso specifico ai quali si rivolgono i genitori dei figli con sintomi».

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L’affollamen­to degli studenti sugli autobus, alla stazione Autolinee, al momento del rientro dalle lezioni
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Controlli Sono stati oltre novecento i tamponi effettuati nei giorni scorsi agli studenti bergamasch­i

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