Rinascimento Altri 6 milioni
Sono 2.753 i titolari di microimprese che hanno usufruito del contributo del programma Rinascimento. E ora, con due nuovi bandi, arrivano altri sei milioni.
Chi l’ha ricevuto, come Fabrizio Zirafa dell’omonima gioielleria di Città Alta, è rimasto colpito. Sia per la celerità dell’erogazione che per il valore, non solo economico, del contributo. Non sono certo 1.500 euro quelli che possono cambiare il destino di un negozio in piena pandemia, ma quel contributo è valso, anche come segno di incoraggiamento. «Durante la chiusura ho dovuto affrontare alcune spese per la sistemazione del negozio — afferma Zirafa — e questo importo, disponibile in soli tre giorni, oltre a contribuire agli impegni assunti per le dotazioni dei dispositivi di protezione, mi ha rincuorato». Come Zirafa sono stati altri 2.753 i soggetti titolari di una microimpresa in città che hanno usufruito del bando ricompreso nel Programma Rinascimento Bergamo, attivato dal Comune con un monte complessivo, erogato a fondo perduto da Intesa Sanpaolo, di 4 milioni. Pregi dell’operazione di cui hanno beneficiato soprattutto il commercio al dettaglio (25%), i servizi di ristorazione (16%) e quelli per la persona (14%) sono stati i tempi di valutazione delle domande e di erogazione e la possibilità di presentare la documentazione in tempi successivi. «Ora è il momento di rilanciare e per questo abbiamo pensato ai bandi Michelangelo e Raffaello — annuncia il sindaco Giorgio Gori — con i quali intendiamo affiancarci ai commercianti e imprenditori che vogliono far ripartire o riconvertire il business». Il partner sarà ancora Intesa. «Mettiamo a disposizione altri 6 milioni a fondo perduto e fino a 15 milioni di credito agevolato — spiega Raffaello Ruggieri, Chief Lending Officer della banca — per l’adeguamento delle attività alla convivenza col Covid e per iniziative che innovino il modo di fare impresa».