All’Accademia Carrara una staffetta della conoscenza
In principio fu il conte Giacomo Carrara a creare una scuola d’arte accanto alla pinacoteca. Oggi quel rapporto prosegue. E si presenta al pubblico nella mostra «HOP!», inaugurata alla presenza del trio barocco del Conservatorio di Musica Gaetano Donizetti e aperta fino al 25 ottobre. I lavori (uno nella foto) sono stati realizzati da 23 studenti del primo anno dell’Accademia di Belle Arti, che nelle prossime settimane organizzeranno dei momenti per spiegare le loro opere, di persona e online. Punto di partenza delle produzioni è «In Peterzano», evento dal triste destino che però continua a portare frutto: dall’esposizione estiva de «I musici» a quella del capolavoro «Marte, Venere e Amore» fino a questa iniziativa che, nell’Ala Vitali, riflette sulla trasmissione del sapere. E sulla scia di colui che fu allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio, incrocia presente e passato, ma anche pittura e nuovi media. «Hop — spiega il professore Agustin Sanchez che, coi Servizi educativi della Carrara e il conservatore Paolo Plebani, ha curato il progetto — è il suono che nella staffetta segnala il momento in cui avviene il passaggio di testimone. Quest’ultimo è colui che riceve la conoscenza e poi la passa alle nuove generazioni».«Oggi — prosegue Lucia Cecio dei Servizi educativi — è normale affidare la memoria a dispositivi collegati in rete, dove esiste il tutto e il niente». Suggerisce questo rischio il monitor con la scritta «Page Not Found» di Valentina Ghidoni. Ma la tecnologia può rivelarsi anche un alleato: in «New Bridge» di Anna Piccinelli il quadro appare grazie a un QR code, mentre in «A different growing generation» di Alessandro Berti e Francesca Rusconi, l’autoritratto realizzato da Peterzano nel 1589 assume le sembianze di uno dei creatori.