Corriere della Sera (Bergamo)

All’Accademia Carrara una staffetta della conoscenza

- Michela Offredi

In principio fu il conte Giacomo Carrara a creare una scuola d’arte accanto alla pinacoteca. Oggi quel rapporto prosegue. E si presenta al pubblico nella mostra «HOP!», inaugurata alla presenza del trio barocco del Conservato­rio di Musica Gaetano Donizetti e aperta fino al 25 ottobre. I lavori (uno nella foto) sono stati realizzati da 23 studenti del primo anno dell’Accademia di Belle Arti, che nelle prossime settimane organizzer­anno dei momenti per spiegare le loro opere, di persona e online. Punto di partenza delle produzioni è «In Peterzano», evento dal triste destino che però continua a portare frutto: dall’esposizion­e estiva de «I musici» a quella del capolavoro «Marte, Venere e Amore» fino a questa iniziativa che, nell’Ala Vitali, riflette sulla trasmissio­ne del sapere. E sulla scia di colui che fu allievo di Tiziano e maestro di Caravaggio, incrocia presente e passato, ma anche pittura e nuovi media. «Hop — spiega il professore Agustin Sanchez che, coi Servizi educativi della Carrara e il conservato­re Paolo Plebani, ha curato il progetto — è il suono che nella staffetta segnala il momento in cui avviene il passaggio di testimone. Quest’ultimo è colui che riceve la conoscenza e poi la passa alle nuove generazion­i».«Oggi — prosegue Lucia Cecio dei Servizi educativi — è normale affidare la memoria a dispositiv­i collegati in rete, dove esiste il tutto e il niente». Suggerisce questo rischio il monitor con la scritta «Page Not Found» di Valentina Ghidoni. Ma la tecnologia può rivelarsi anche un alleato: in «New Bridge» di Anna Piccinelli il quadro appare grazie a un QR code, mentre in «A different growing generation» di Alessandro Berti e Francesca Rusconi, l’autoritrat­to realizzato da Peterzano nel 1589 assume le sembianze di uno dei creatori.

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