Scuola, primi licenziamenti per le graduatorie errate
Succede a chi aveva avuto la cattedra grazie a punteggi calcolati in modo errato dal nuovo sistema
Non bastavano gli insegnanti che non si trovano, i posti vacanti e le classi intere a casa in isolamento perché hanno un compagno positivo al tampone. Adesso iniziano anche i licenziamenti di insegnanti che si erano appena seduti dietro la cattedra convinti di restarci almeno fino a giugno.
Colpa, una volta di più, della Gps, la Graduatoria provinciale supplenze. Cioè il nuovo sistema di creazione degli elenchi a cui attingere per nominare gli insegnanti, realizzato attraverso un modulo informatico. Che però, secondo molte segnalazioni, era fatto in modo tale da favorire errori di compilazione che poi non si potevano correggere. Risultato: oltre a trecento persone escluse (alcune delle quali poi ripescate) ce ne sono state tante che hanno segnalato errori di vario tipo. Ma che, essendo l’elenco già definitivo, potevano essere modificati solo con un ricorso al Tar.
Ci sono insegnanti che hanno lamentato punteggi inferiori a quelli che pensano di dover avere ma anche quelli che hanno avuto troppi punti. E sono questi che stanno andando incontro al nuovo problema. Hanno avuto la cattedra e hanno iniziato a lavorare. Ma poi il loro dirigente ha effettuato i controlli di veridicità, scoprendo così che il punteggio reale è inferiore o che il docente si dovrebbe trovare in una fascia diversa da quella che gli ha fatto guadagnare la cattedra. «È così che scatta il licenziamento: ci sono già arrivate le prime segnalazioni da parte degli iscritti — dice Paola Manzullo della Cisl —. Cominciano a venire al pettine i nodi che avevamo segnalato. Con il risultato di andare a scoprire dei posti che si pensava di essere riusciti a coprire».
Secondo gli ultimi calcoli restano ancora vacanti 1.500 cattedre su 3.600 e 750 posti di insegnante di sostegno su 1.450.
A questo si aggiungono i problemi legati ai tamponi. Sono oltre un centinaio gli studenti di cinque classi attualmente in isolamento perché un loro compagno è risultato positivo al tampone (sono stati oltre 900 quelli eseguiti finora). Dopo il primo caso alle scuole medie di Casazza si sono poi aggiunti quelli delle elementari di Albino, della scuola dell’infanzia parrocchiale di Torre de’ Roveri e di due istituti superiori di Bergamo: il Secco Suardo (che avrebbe comunque chiuso perché in questi giorni è seggio elettorale) e il Fantoni.
In tutti questi casi è stata seguita la procedura decisa dall’Ats: tutta la classe a casa in isolamento, controlli anche agli insegnanti e procedura di sanificazione delle aule e degli spazi comuni. Nelle prossime settimane gli studenti seguiranno le lezioni con la didattica a distanza.