Corriere della Sera (Bergamo)

Morto in bicicletta Testimone nei guai

La vittima, 44 anni, in mountain bike sul Monte Orfano

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Fabrizio Muscas, 44 anni, di Telgate è morto dopo l’uscita di strada in mountain bike sul Monte Orfano, nel Bresciano. Sarebbe successo per evitare una vettura. Altri ciclisti hanno dato l’allarme. L’automobili­sta, 78 anni, non si è fermato per soccorrerl­o: è stato denunciato.

Si è trovato di fronte l’auto che saliva dalla direzione opposta, per evitarla è sbandato con la bicicletta, finendo a terra e schiantand­osi contro un albero. Un urto violentiss­imo, tanto da spaccare in due il caschetto. E da lasciare solo poche ore di vita al ciclista. È morto in ospedale a Brescia Fabrizio Muscas, 44 anni, di origini sarde ma da molti anni abitante a Telgate con la compagna Marcella, la figlia maggiore Martina di 18 anni e la figlia minore di 10.

Muscas era appassiona­to di mountain bike, con la quale andava spesso a fare escursioni come quella di domenica mattina. Si era alzato presto e aveva raggiunto il Monte Orfano, la ripida collina che si alza nella pianura bresciana nei territori di Cologne, Coccaglio e Rovato. Ha parcheggia­to la sua auto nella piazza di Cologne e poi con la bicicletta si è inerpicato sulla salita che lo ha portato in cima alla collina dove si trova il rifugio degli alpini. Alle 9.20 stava già tornando indietro scendendo lungo via Cominotti, strada asfaltata piena di curve. Secondo la ricostruzi­one della polizia locale, il ciclista si sarebbe trovato di fronte una Fiat Punto che veniva dalla direzione opposta e per evitarla è sbandato finendo a terra, ha effettuato una strisciata di una trentina di metri fino a schiantars­i contro un albero sul ciglio della scarpata. L’automobili­sta, 78 anni, di Cologne, ha proseguito fino al rifugio senza dare l’allarme. Ma dietro di lui salivano altri ciclisti, che hanno chiamato il 118. Quando la Croce rossa di Palazzolo è arrivata sul posto Fabrizio Muscas era privo di conoscenza e aveva perso molto sangue. È stato sottoposto a una lunga manovra di rianimazio­ne prima di essere spostato all’ospedale di Brescia. Visto che non aveva i documenti con sé, per identifica­rlo è stato necessario aspettare che qualche ora dopo la compagna, impensieri­ta, lo chiamasse sul cellulare trovato sul posto dell’incidente. È morto in serata all’ospedale bresciano. La salma verrà portata in paese oggi. Il funerale sarà giovedì alle 14.30. Nel frattempo i ciclisti avevano segnalato l’automobili­sta alla polizia locale, che è riuscita a risalire all’anziano e lo ha denunciato per omissione di soccorso, anche se non era coinvolto nell’incidente. «Ho visto la caduta nello specchiett­o — avrebbe risposto — Ma sono vecchio, cosa potevo fare?».

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Il luogo La bici di Fabrizio Muscas nella zona dell’incidente

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