Accusata di rapina, poi va a rubare vestiti «Ho perso la testa»
Con tre conoscenti, due ragazzi e una ragazza, a maggio scorso, aveva tentato di rubare un paio di giubbetti nei negozi dell’outlet Fidenza Village, nel parmense, nel parcheggio poi erano scattati il diverbio e l’aggressione a un agente della security, sfociati nell’investimento della guardia giurata nel tentativo di scappare con l’auto: un concorso in rapina che le era costato due mesi di arresti domiciliari poi, dal 4 agosto, l’obbligo di dimora a Dalmine, dove vive con i genitori. La 28enne di origini romene, in Italia fin da bambina, nel primo pomeriggio di sabato ha preso un autobus con un’amica per allontanarsi da casa e ha provato a rubare di nuovo.
Tre capi d’abbigliamento dal negozio Zara al centro commerciale di Orio al Serio, nascosti nel sacchetto di un altro marchio, per passare inosservata:
100 euro in tutto. Con un uncino metallico, portato con sé nei camerini e che non è ancora stato trovato, è riuscita a sganciare due delle placche anti taccheggio, la terza invece è rimasta attaccata al vestito e ha fatto scattare più volte i sensori degli allarmi all’uscita.
Dopo la sicurezza del centro commerciale sono intervenuti i carabinieri di Stezzano, con la 28enne che ha ammesso da subito le sue intenzioni. R.A.M. davanti al giudice, che ha convalidato l’arresto per tentato furto, obbligandola a presentarsi ogni giorno nella caserma di Dalmine per la firma, ha definito i furti dei colpi di testa, dettati dalla perdita del lavoro come ragazza immagine a febbraio scorso, dalla disoccupazione della madre e dalla recente operazione chirurgica che costringe anche il padre a non lavorare.
Ragazza immagine
L’arrestata ha detto di aver perso il lavoro, così anche la madre e il padre operato