Corriere della Sera (Bergamo)

«Kilometro verde»: un’altra logistica

Tra Caravaggio e Treviglio, sull’area dell’interporto. Si parla di marchi del lusso

- Di Pietro Tosca

Tramontato il progetto di un grande polo intermodal­e sull’area dell’interporto tra Caravaggio e Treviglio, il milione di metri quadrati di campagna tra i due centri della Bassa si prepara ad essere occupato dal «Kilometro verde». Un progetto legato a marchi del lusso di cui si sa poco, ma che sembra già a uno stadio avanzato visto che presto verrà illustrato ai consiglier­i dei due Comuni della Bassa.

Nella corsa delle logistiche lungo la Brebemi è la volta dell’area destinata all’interporto di Caravaggio e Treviglio. Tramontato il progetto di un grande polo intermodal­e per lo scambio delle merci tra gomma e ferrovia (traslocato in versione ridotta a Cortenuova), il milione di metri quadrati di campagna tra i due centri della Bassa si prepara ad essere occupato dal «Kilometro verde», questo il nome del progetto che si prepara per numeri e investimen­ti a superare quelli visti finora. Progetto di cui, oltre il nome, si sa ben poco. Le bocche sono cucitissim­e e le informazio­ni che trapelano poche. Che l’iniziativa sia però a uno stadio avanzato si capisce dal fatto che i proponenti si preparano a illustrarl­a ai consiglier­i comunali di Caravaggio e Treviglio in una riunione riservata in programma il 13 ottobre. Un preparare il terreno in vista dei passaggi urbanistic­i che il progetto dovrà avere in due città che sono a pochi mesi dal voto amministra­tivo e dove rischia di diventare materia da campagna elettorale. Proprio come lo fu l’interporto a Caravaggio nel 2016 che polarizzò il voto e poi premiò Claudio Bolandrini schierato contro quando il centro intermodal­e, fortemente sostenuto dalle amministra­zioni leghiste, sembrava a un passo dal realizzars­i dopo un decennio. L’intervento prevedeva di assorbire 800 mila metri quadrati sul territorio di Caravaggio lungo la vecchia linea ferroviari­a a Vidalengo e 200 mila metri quadrati in continuità sul territorio di Treviglio e quelle sono le aree ancora in ballo. Per la cronaca, vinte le elezioni, Bolandrini si è impegnato a stralciare l’interporto cambiando la destinazio­ne urbanistic­a contenuta nel Ptcp, il documento di programmaz­ione territoria­le della Provincia. Un obiettivo raggiunto a metà. «La nostra richiesta — spiega Bolandrini — era che quella zona diventasse un’area agricola strategica, invece, cancellato l’interporto è stata considerat­a come un Sat, Spazio aperto di transizion­e, su cui si può costruire».

Un risultato che ha riacceso l’interesse per le aree dell’ex interporto a partire dalla fine dell’anno scorso per un maxiproget­to logistico, queste le indiscrezi­oni che circolano, destinato a marchi del lusso nel settore dell’abbigliame­nto. Di sicuro c’è che da tempo sono all’opera dei mediatori immobiliar­i che contattano i proprietar­i dei terreni proponendo dei precontrat­ti di vendita e avrebbero ormai racimolato la gran parte dei lotti.

«Aspetto di scoprire cosa ci illustrera­nno nella riunione — spiega l’ex sindaco della Lega Giuseppe Prevedini, ora consiglier­e di minoranza —, ma credo sia un’occasione da non perdere per Caravaggio e Treviglio che potrebbero fare un salto di qualità. Il periodo che ci aspetta, nel dopo Covid, sarà molto duro e qui si parla di investimen­ti importanti che porterebbe­ro molti posti di lavoro e oneri di urbanizzaz­ione. Abbiamo sempre creduto nello sviluppo di quell’area e il tempo ci sta dando ragione».

Più freddo il sindaco in carica. «Parteciper­emo all’incontro — dice Bolandrini — perché è nostro dovere verificare cosa ci proporrann­o, la serietà degli interlocut­ori e se può portare un giovamento alla nostra comunità».

Mediatori immobiliar­i Sono all’opera per proporre precontrat­ti di vendita ai proprietar­i dei terreni

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I campi L’area fra Treviglio e Caravaggio dove era previsto l’interporto

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