Cultura, fondi per il rilancio «Premiamo le idee nuove»
Il progetto di Palafrizzoni e della Fondazione della Comunità Bergamasca
Non verranno finanziati progetti vecchi o già proposti, ma idee innovative. Comune di Bergamo e Fondazione Comunità Bergamasca mettono a disposizione 50 mila euro ciascuno per le associazioni culturali che sappiano promuovere, in città, azioni pilota capaci di innovare un settore colpito duramente dall’emergenza sanitaria.
Il Comune ha calcolato che il Covid ha causato danni per almeno 1,8 milioni ai bilanci delle principali associazioni culturali che lavorano con l’amministrazione cittadina. Ed è chi guadagnava soprattutto con lo sbigliettamento che ha sentito maggiormente il peso della crisi. «Adesso — dice l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti — c’è la necessità di avviare una nuova fase di ripresa del settore. Con questo bando vogliamo sollecitare la realizzazione di azioni pilota non solo nella proposta culturale, che dovrà essere originale e inedita, ma anche nella costruzione di reti di collaborazione, nel coinvolgimento delle diverse filiere culturali e nell’animazione del territorio».
Per partecipare al bando (pubblicato sul sito www.fondazionebergamo.it con tutte le informazioni) c’è tempo fino alle 12 del 23 ottobre. Le proposte vanno inviate per posta elettronica all’indirizzo progetti@fondazionebergamo.it. Saranno presi in considerazione progetti da ultimare entro fine 2021, presentati da organizzazioni non lucrative private che operano in città. «Tutto ciò che cerca di fare innovazione secondo noi va incoraggiato — dice Enrico Fusi, vicepresidente della Fondazione Comunità Bergamasca —. L’idea proposta dall’amministrazione di cofinanziare questo bando l’abbiamo accolta in modo molto positivo per due motivi: da una parte si collabora per mettere a fattor comune risorse non solo economiche ma anche professionali e dall’altra si vuole sostenere l’idea di promuovere iniziative culturali con modalità innovative. Le associazioni culturali devono avere il coraggio di rimettersi in gioco e provare a riscoprire quella capacità di fare e di fare in modo nuovo e creativo». Verranno valutate in modo positivo le azioni pilota capaci di adottare principi di sostenibilità nell’utilizzo delle risorse anche attraverso il contenimento di costi e l’efficientamento delle spese.
I progetti proposti dovranno avere un costo non inferiore a 8 mila euro e potranno essere finanziati fino al 70% (e comunque in misura non superiore a 12.500 euro). «Mi piacerebbe si partisse da qui per sviluppare progettualità nuove, da portare avanti anche in futuro», dice l’assessore Ghisalberti. Verrà indagato lo spessore artistico, storico e culturale dell’evento proposto e anche la solidità del piano finanziario. Verranno privilegiati i progetti che mostreranno di avere radicamento sul territorio e capacità di coinvolgere le istituzioni e la comunità nella raccolta fondi, così come le associazioni con capacità gestionale. «Diversamente da altri bandi — aggiunge l’assessore Ghisalberti —, questo non ha l’obiettivo di soccorrere le associazioni, ma di sollecitare un cambiamento, che prenda anche spunto da quello che è successo e da come la vita e anche la cultura sono cambiate».
Danni nei bilanci In città i grandi enti che si occupano di cultura hanno perso almeno 1,8 milioni per il Covid