Corriere della Sera (Bergamo)

«Un uomo leale e caparbio Voleva migliorare il mondo»

Preteroti, oggi i funerali La moglie: leale e caparbio

- di Maddalena Berbenni

L’addio al pm Nicola Preteroti si terrà alle 16 nella chiesa di San Bartolomeo. «Era un uomo che mirava dritto al cuore delle cose, che amava di un amore profondo il suo lavoro», dice la moglie Raffaella Latorraca, anche lei pm a Bergamo.

A un mondo sintonizza­to sui delitti da talk show del pomeriggio il pm Nicola Preteroti, morto giovedì a 42 anni per un tumore diagnostic­ato l’autunno scorso, non si stancava mai di spiegare perché erano i reati fiscali ad appassiona­rlo tanto. I patrimoni. Colpire la criminalit­à sui soldi per lui significav­a spogliarla dei mezzi, ma anche riportare risorse nelle casse dello Stato. E allora i sequestri conservati­vi ai fini della confisca, quelli milionari delle grandi inchieste ma anche i più spiccioli per lo spaccio che di solito finisce in direttissi­ma. Dove la legge lo consentiva, accompagna­vano ogni suo fascicolo. Bancarotte, evasioni, giri societari da mal di testa erano il suo pane. Una materia tecnica e decisament­e non alla portata di tutti, a cui lui sapeva dare, a volte, persino una nota fantasiosa con quei guizzi che spiegava a voce bassa e la luce negli occhi.

Ieri, nel suo ufficio al primo piano del palazzo della Procura, il personale amministra­tivo ha lasciato due rose, una rossa appesa alla porta socchiusa e una bianca, davanti alla scrivania dove lo si vedeva con lo sguardo concentrat­o sulle carte. Poi alzava il capo, sorrideva e l’atteggiame­nto era quello di un uomo curioso, attento, disponibil­e e aperto al confronto. «Vorrei ricordare ciò che era, anche se è difficile trovare le parole», dice la moglie e collega Raffaella Latorraca, che ha avuto un abbraccio per tutti alla camera ardente in via San Bernardino, la toga posata sulla bara. Avvocati, giudici, forze dell’ordine. Fra le tante visite anche quella del prefetto Enrico Ricci e del capo della Direzione distrettua­le antimafia di Milano

Alessandra Dolci. Coetanei, entrambi con un passato in polizia (avevano frequentat­o lo stesso corso per diventare funzionari), Preteroti e la moglie avevano condiviso anche la scelta di intraprend­ere la strada della magistratu­ra, lei arrivata a Bergamo ad aprile 2011, lui a novembre 2017 alla vigilia della nascita della loro secondogen­ita. Isabella e Costanza hanno 7 e 2 anni. «Un uomo forte, appassiona­to, leale, elegante, pieno di grazia — così lo descrive Raffaella Latorraca —. Un uomo che non amava la pompa magna inutile, la forma fine a se stessa, i convenevol­i. Un uomo che mirava dritto, e con meraviglio­sa caparbietà, alla sostanza e al cuore delle cose. Un uomo che amava di un amore profondo il suo lavoro». L’ultimo giorno in piazza Dante era stato il 9 settembre. Aveva continuato poi, anche dall’ospedale, a tenersi aggiornato. «Ripeteva sempre, ed era il faro che ispirava e orientava, oltre che la sua vita, anche la sua attività profession­ale, che noi — prosegue la moglie — non abbiamo ereditato il mondo in cui viviamo dai nostri padri ma lo abbiamo ricevuto meramente in prestito per i nostri figli. E che a loro, dunque, abbiamo il dovere di restituirl­o migliore di come lo abbiamo trovato».

Il funerale, oggi alle 16, nella chiesa di San Bartolomeo, sul Sentierone, quella dove era stato commemorat­o l’ex procurator­e Walter Mapelli, morto dello stesso male l’8 aprile 2019. Come era stato per lui, anche per Preteroti, alla fine della cerimonia, è stato organizzat­o un passaggio davanti alla vicina Procura, dove le bandiere sono a mezz’asta in segno di lutto. Durante il suo primo incarico da sostituto a Lecco, Preteroti aveva lavorato con Mapelli, che lo aveva poi voluto a Bergamo, e più a lungo con il successore di quest’ultimo, Antonio Chiappani, di cui non è riuscito nemmeno a vedere l’insediamen­to. «Ci siamo rincorsi», dice Chiappani con un sorriso amaro. Di Preteroti ha ricordato «la grande conoscenza del mondo economico» e le doti umane. Insieme avevano condotto l’indagine sul crollo del ponte di Annone. Preteroti si era inoltre occupato del fallimento del Lecco Calcio, dell’inchiesta sulle tangenti all’ospedale di Merate e del caso degli F24 falsi che nel filone ereditato a Bergamo ha portato all’arresto dell’ex direttore dell’Inps Angelo D’Ambrosio. In seguito, dopo che nello studio di uno degli indagati era stato trovato un dossier sul suo conto, la Prefettura gli aveva assegnato un servizio di vigilanza dinamica. Sua anche la voluntary disclosure dell’ex operaia milionaria di Arcene, nel suo genere un’indagine senza precedenti. Il pm Preteroti aveva garbo e determinaz­ione. E nessuna paura di tentare strade nuove.

I funerali alle 16 Si terranno nella chiesa di San Bartolomeo, poi è previsto il passaggio davanti alla Procura

 ??  ?? Il magistrato Nicola Preteroti
Il magistrato Nicola Preteroti
 ??  ?? La squadra Sopra, da sinistra: il pm Pretetori con i colleghi Fabrizio Gaverini ed Emanuele Marchisio, l’aggiunto Maria Cristina Rota e (ultimo a destra) Walter Mapelli. A sinistra, il suo ufficio
La squadra Sopra, da sinistra: il pm Pretetori con i colleghi Fabrizio Gaverini ed Emanuele Marchisio, l’aggiunto Maria Cristina Rota e (ultimo a destra) Walter Mapelli. A sinistra, il suo ufficio
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy