«Mi ha maltrattato al lavoro Per questo gli ho sparato»
Un anno fa si era sentito maltrattato sul posto di lavoro. E da allora ha covato il suo rancore nei confronti del suo ex collega, fino a decidere di ucciderlo. Queste sono le spiegazioni date da Michele Rinaldi, 22 anni, di Villongo, fermato l’altra notte per tentato omicidio dopo avere cercato uccidere a colpi di pistola Simone Martinelli, di Ranzanico. Un anno fa i due erano stati colleghi alla «Colombo» di Paratico, dove venerdì mattina è avvenuta l’aggressione. In quel periodo, ha raccontato ai carabinieri ammettendo di essere stato autore della sparatoria, si era sentito maltrattato dal collega. E nei mesi successivi, quando è andato a lavorare come operaio in altre ditte su somministrazione, ha continuato a rimuginare su come vendicarsi.
Un mese fa ha acquistato (e regolarmente denunciato) la pistola calibro 9 poi usata per l’aggressione. Nei giorni scorsi ha gironzolato nella zona dell’azienda e quando ha deciso di colpire ha messo targhe di cartone sopra quelle della sua Lancia Y e ha agito. Ma analizzando le immagini delle telecamere del vicino Comune di Capriolo, i carabinieri di Chiari hanno subito collegato la vettura usata venerdì con quella ripresa nei giorni precedenti. Già poche ore dopo la sparatoria hanno identificato il giovane di Villongo e sono andati a prenderlo sul posto di lavoro. L’interrogatorio in caserma non è stato lungo, anche perché Michele Rinaldi è stato posto di fronte alla pistola e alle targhe false che i militari hanno trovato a casa sua, e ha ammesso di essere l’autore dell’agguato. Il fermo è scattato alle 23.40. Ora è in carcere a Brescia. La convalida è prevista per la mattinata di domani.