La Società del Quartetto ricomincia con Bombardieri
Il concerto che la Società del Quartetto di Bergamo ha in cartellone domani in Sala Piatti (ore 20.30) va oltre i confini della cosiddetta «classica»: un mix di tango, chacarera, milonga e frevo per un vero e proprio viaggio musicale tra Argentina e Brasile affidato all’ensemble AltriArchi, al pianista Oscar del Barba e al pluri ancista Guido Bombardieri.
Maestro Bombardieri, quali compositori avete selezionato per il concerto?
«Abbiamo optato per un repertorio misto, cioè formato da alcuni brani originali di Piazzolla, Buarque, Pixinguinha, Gismonti, Mores, e altri composti da me, da Oscar Del Barba e da Daniele Richiedei (il primo violino). Il sound sarà cameristico e sarà interessante improvvisare senza la ritmica di basso e batteria e con l’armonia suonata solo dagli archi».
Come avete costruito il legame con il Sud America?
«Sia io che Oscar siamo stati più volte in quelle terre, alla scoperta della loro ricchissima tradizione musicale. Io ho anche sposato un’argentina di Buenos Aires... Mi è capitato tante volte di suonare con musicisti argentini e brasiliani con i quali ho condiviso diversi progetti discografici».
Dopo 9 anni ritorna sul palco della Società del Quartetto…
«E sono felicissimo. Io sono originario di Gazzaniga e abito a Bergamo ormai da 20 anni. È una città viva, ma gli spazi riservati al jazz, o alla musica “non classica», non sono poi così tanti».
Come ha vissuto la pandemia?
«Per noi musicisti sono saltati i concerti e solo da fine di giugno abbiamo cominciato a recuperare qualche evento, anche perché c’è stata la possibilità di suonare in spazi all’aperto come parchi o cortili».