Morto sulla neve L’addio a Luca
Luca Bonaiti aveva 22 anni ed è morto sui sentieri ghiacciati vicini a casa, tra San Giovanni Bianco e Camerata Cornello. Giovan Battista Amigoni, 67 anni, di Palazzago è morto a Piazzatorre mentre era a caccia di funghi. Oggi i funerali di entrambi.
«Era un ragazzo d’altri tempi, lavorava con passione per dimostrare di essere utile, aveva molti amici e, soprattutto, amava la montagna», dice don Diego Ongaro che, alle 15 di oggi, celebrerà i funerali di Luca Bonaiti, il 22enne di San Giovanni Bianco caduto domenica durante un’escursione sulla cresta nord est del Venturosa. Dopo il liceo artistico, aveva iniziato a lavorare nell’impresa edile del padre Fabrizio: «Dieci anni fa era diventato zio — continua il parroco —, un ruolo che lo aveva reso ancora più maturo. La sua famiglia è unita e impegnata nel volontariato, lo aveva cresciuto con radici solide». Il ragazzo è morto a causa dei diversi traumi riportati, dopo aver perso l’equilibrio su uno strato di neve ghiacciata ed essere scivolato per 400 metri lungo il versante roccioso che separa San Giovanni Bianco da Camerata Cornello. «Era preciso, esperto, attrezzato e innamorato delle montagne — dice Davide Milesi, vicepresidente del Cai Alta Val Brembana, ex atleta e proprietario di un negozio per sportivi —. Mi chiedeva spesso consigli e informazioni sugli itinerari, la notizia della sua morte mi lascia senza parole».
Alle 15.30 nella basilica di San Giacomo a Pontida, invece, si celebreranno i funerali di Giovan Battista Amigoni. Il fungaiolo 67enne di Palazzago era disperso da venerdì nei boschi intorno a Piazzatorre, il corpo è stato ritrovato per caso domenica vicino al vecchio impianto del Torracchio, a circa 1.600 metri di quota, da un altro appassionato di funghi. Per tre giorni oltre settanta soccorritori hanno battuto i boschi sul monte Torcolo per trovare il pensionato, ex dipendente della Dalmine Tenaris, con ogni probabilità stroncato da un malore.