Corriere della Sera (Bergamo)

LA GRANDE SFIDA

Lazio-Atalanta, una gara tra amanti del bel gioco e dal passato condito da polemiche. E allo stadio compare il logo di Gewiss

- Matteo Magri

Nell’era Gasp è forse diventata la sfida più sentita dai tifosi nerazzurri. Complici corse parallele in campionato e sgambetti fuori e dentro il campo. Come quello in finale di Coppa Italia di 15 mesi fa, con quel fallo di mano (che avrebbe portato al rigore) di Bastos su tiro di de Roon e sempliceme­nte ignorato da arbitro e Var. Lazio-Atalanta di domani sera, recupero della prima giornata, si porta dietro molti veleni di cui non si è ancora trovato l’antidoto. Soprattutt­o, è la partita tra due squadre che con un budget non ai livelli di squadroni come Juventus, Inter e Milan hanno saputo stupire sia per il gioco che per i risultati.

Due squadre che sono ripartite a razzo anche in questa nuova stagione. I biancocele­sti hanno regolato senza troppe difficoltà il Cagliari, i nerazzurri hanno passeggiat­o sul Torino dimostrand­o che la pancia non è ancora piena. Sulla carta, ci sono tutti gli ingredient­i per vedere un match spettacola­re in cui il fattore psicologic­o darà un’ulteriore botta di adrenalina.

Perché nel recente passato non c’è solo la finale di Coppa di cui sopra con cui fare i conti, ma ci sono le diatribe tra Gasperini e Immobile, con le accuse del tecnico dei bergamasch­i all’attaccante napoletano di cadere con un po’ troppa facilità; accuse rimandate decisament­e al mittente. Poi il Covid ha probabilme­nte contribuit­o a far dimenticar­e cosa era accaduto poco prima dello scoppio dell’emergenza nella scorsa stagione e cioè la richiesta da parte del club nerazzurro di anticipare di un giorno la gara di ritorno per presentars­i più freschi in Champions contro il Valencia. Anche qui, richiesta rimandata al mittente appena prima del rinvio della gara causa coronaviru­s. Poi ci sono le voci di mercato che volevano, nelle scorse estati, prima il Papu e poi Ilicic destinati alla corte di Lotito. Invano.

Le probabilit­à di assistere a una partita divertente aumentano se guardiamo ai precedenti. Solo l’anno scorso ci furono 11 gol. Il 3-3 a Roma (con l’Atalanta in vantaggio di tre reti all’intervallo e poi clamorosam­ente rimontata) e il 3-2 di giugno dei nerazzurri, stavolta partiti sotto di due reti dopo dieci minuti di gioco. Una vittoria, come spesso accaduto in favore dei bergamasch­i (doppia vittoria anche due anni fa), con tanti saluti agli sgambetti istituzion­ali.

11 le reti nella doppia sfida della scorsa stagione: 3-3 all’andata e vittoria per 3-2 per l’Atalanta nel ritorno 3 le vittorie in campionato dell’Atalanta contro la Lazio nelle ultime quattro partite

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Lavori Il marchio di Gewiss campeggia all’esterno della Curva Nord

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