Corriere della Sera (Bergamo)

Web e computer spiegati agli anziani dai più giovani

Il piano del Cesvi con Comune di Bergamo e Samsung

- Silvia Seminati

Durante la quarantena, un esercito di volontari arruolati dal Comune di Bergamo ha portato la spesa e i farmaci a casa degli anziani. Ora quei volontari insegneran­no agli over 65 residenti in città a usare la tecnologia. Gli spiegheran­no, per esempio, come prenotare una visita medica su internet, come videochiam­are un figlio o un nipote lontano con lo smartphone, come mandare messaggi tramite WhatsApp e anche a fare la spesa con pochi clic davanti allo schermo di un computer. I volontari raccoglier­anno anche informazio­ni sugli anziani da aiutare, dai bisogni che potrebbero avere alle loro abitudini. Sarà pure un modo per intrecciar­e contatti e relazioni, e non fermarsi soltanto all’alfabetizz­azione digitale. Il progetto di supporto tecnologic­o agli over 65 sarà attivo dal 15 ottobre e proseguirà fino alla fine di marzo dell’anno prossimo. Sarà attivo un numero verde gratuito — 800 694 926 — dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Gli anziani potranno chiamare questo numero (fornito da Profession­al Link) per chiedere consigli e suggerimen­ti sull’utilizzo dei dispositiv­i telefonici. I volontari, a cui verranno dati telefono, tablet e sim card, rispondera­nno a turno per questa iniziativa promossa dal Cesvi, dal Comune di Bergamo e da Samsung Electronic­s Italia (che durante il lockdown ha attivato un progetto simile a Milano).

«In questi mesi di emergenza — dice Gloria Zavatta, presidente del Cesvi — ci siamo resi conto di quanto sia importante garantire agli anziani l’accesso agli strumenti informatic­i di base e a internet. L’alfabetizz­azione informatic­a permette di essere più autonomi, di stabilire e mantenere relazioni sociali e di far fronte ai bisogni quotidiani senza dover ricorrere all’aiuto costante dei caregiver». Nelle settimane più difficili della pandemia, più di mille volontari hanno aiutato oltre 3 mila cittadini. Alcuni di loro (oltre un centinaio) continuano a fare volontaria­to nei quartieri. «Sono un “bene” prezioso che vogliamo resti vivo, oltre l’emergenza, per progetti come questo — dice l’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina —. Il nostro impegno sarà selezionar­e, organizzar­e e monitorare questo gruppo di volontari digitali per Bergamo Aiuta cercando di coinvolger­ne altri in corsa». Una ventina di volontari ha già dato la propria disponibil­ità. Sono persone che hanno, in media, tra i 40 e i 50 anni, ma in Comune non escludono di riuscire ad arruolare anche persone più giovani. «Questi primi volontari — spiega Elena Stroppa, dipendente del Comune che ha coordinato la squadra di volontari fin dai primi giorni dell’emergenza — hanno una buonissima o ottima dimestiche­zza con la tecnologia. Alcuni di loro hanno già seguito il primo step di formazione, a cui ne seguiranno altri».

A formare i volontari sono gli esperti di Samsung Electronic­s Italia con un corso che punta a far sì che acquisisca­no le competenze necessarie per dare assistenza tecnologic­a agli anziani. «Il lockdown — dice Anastasia Buda, corporate citizenshi­p manager di Samsung Electrogua­dagni nics Italia — ha fatto emergere in maniera evidente la presenza di diverse categorie di cittadini, tra cui gli anziani, che sono completame­nte escluse dal processo di digitalizz­azione. Diventa essenziale integrare queste persone nello sviluppo che favorisce l’accesso ai benefici della tecnologia perché conoscenza significa inclusione».

Dopo l’ingaggio dei volontari e la formazione, si passerà all’acquisto di strumenti informatic­i che verranno portati nei Centri per tutte le età di Bergamo. Anche qui è prevista, nei prossimi mesi, attività formativa agli anziani, in presenza. «Auspichiam­o — dice l’assessore Messina — che questo gesto di prossimità sia una sorta di scambio, aiuto e assistenza che esce dalla logica assistenzi­ale e diventa generativa di nuove relazioni e nuovi processi».

Il numero verde I volontari a turno rispondera­nno agli anziani all’800 694 926

L’obiettivo Non solo l’alfabetizz­azione digitale, ma anche il creare relazioni

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A domicilio Più di mille volontari hanno aiutato, durante il lockdown e anche nelle settimane successive, oltre 3 mila cittadini

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