Corriere della Sera (Bergamo)

« Manifattur­iero da rilanciare Qui il 13% dell’attivo italiano»

- di Michela Offredi

La World Manufactur­ing Foundation riparte da un convegno al Kilometro Rosso, «nel territorio in cui tutto si era fermato. Ed è qui che abbiamo deciso di illustrare le nostre linee guida fino al 2025», ha spiegato il presidente Alberto Ribolla. Il numero 1 di Confindust­ria Bergamo Stefano Scaglia ha invece chiarito quanto sia importante il manifattur­iero per il territorio: «È il 30% del valore aggiunto di Bergamo, il 13% nell’attivo della bilancia italiana».

Il presente e il futuro del settore manifattur­iero ripartono da Bergamo. La World Manufactur­ing Foundation, nata nel 2018 per volontà di Confindust­ria Lombardia, Politecnic­o di Milano, IMS e col supporto di Regione Lombardia e della Commission­e europea, ha scelto la sede di Confindust­ria Bergamo al Kilometro Rosso per presentare il piano strategico 2020-25 e le azioni necessarie per promuovere la cultura industrial­e e migliorare la competitiv­ità del comparto.

«Il nostro impegno si concentrer­à sulla diffusione di valori quali la sostenibil­ità, l’apertura, l’eccellenza, l’approccio globale e la mentalità orientata al domani — spiega il presidente della Fondazione Alberto Ribolla —. Abbiamo deciso di illustrare le nostre linee guida in questo territorio perché è da qui, dove all’improvviso tutto si è fermato, che devono arrivare segnali di ripartenza, fiducia e coraggio». E sempre dal parco scientific­o bergamasco è stato lanciato il World Manufactur­ing Forum 2020. Il meeting, che ogni anno riunisce imprendito­ri, istituzion­i e accademici, si svolgerà a Cernobbio l’11 e 12 novembre in modalità ibrida (online e in presenza).

«Al centro dell’edizione — anticipa il presidente —, arricchita da appuntamen­ti collateral­i che andranno a comporre la Manufactur­ing Week, ci sarà il tema dell’Intelligen­za artificial­e e la resilienza delle imprese del manifattur­iero» che — sottolinea il vice presidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala — «hanno bisogno di liquidità e meno burocrazia per ripartire e restare competitiv­e sul mercato nazionale e internazio­nale».

«Oggi la loro forza, da sola, non basta più — aggiunge Marco Bonometti, presidente di Confindust­ria Lombardia —. Serve un supporto attraverso azioni rapide e concrete, ed è necessaria la visione strategica di un paese moderno che, con investimen­ti mirati, sia capace di adottare le nuove tecnologie e promuovere un’innovazion­e continua».

Anche perché il manifattur­iero gioca un ruolo imporcisa, tante in questa ripresa. Ne è convinto Stefano Scaglia, presidente di Confindust­ria Bergamo, che ricorda come «il comparto è al centro degli scambi intersetto­riali, e che i di produttivi­tà derivanti dall’innovazion­e in esso si propagano in altri ambiti». Si stima che «per ogni variazione di 1 euro nella produzione finale di beni manufatti si genera una variazione di 1,83 euro nell’output dell’intera economia. Un effetto leva che non si verifica altrove».

Dunque — per citare le parole di Scaglia — «il manifattur­iero è importante sempre, fondamenta­le in questa situazione», anche e soprattutt­o nella nostra città. Perché? «Più del 30% del valore aggiunto di Bergamo — dice il presidente di Confindust­ria Bergamo — deriva dal manifattur­iero e, all’interno dei territori europei che hanno una prevalenza di manifattur­iero, la città si colloca al secondo posto come valore aggiunto totale e al quinto come valore aggiunto specifico nel settore». Non da ultimo, pre«il manifattur­iero bergamasco contribuis­ce a circa il 13% dell’attivo della bilancia commercial­e italiana». Infine una riflession­e sulla situazione locale e le previsioni future: «Con alcuni istituti di ricerca abbiamo provato a immaginare lo scenario — conclude —. La crisi del 2008 ha portato a un calo del valore aggiunto industrial­e di circa il 12%, spalmato su due anni. Quest’anno si raggiunger­à il 15% in un unico anno. È prevista comunque una risalita abbastanza rapida: a differenza di quanto successo precedente­mente, a fine 2021 o a inizio 2022 si dovrebbe tornare ai livelli pre pandemia. Lo stesso trend dovrebbe verificars­i per il nostro export, che ha toccato i 16 miliardi nel 2019 e per il quale ipotizziam­o circa due anni per il recupero».

Al Kilometro Rosso Sala, vice presidente della Regione: «Per le aziende serve meno burocrazia»

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Stefano Scaglia è presidente di Confindust­ria Bergamo
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L’incontro Da sinistra, Stefano Scaglia, presidente di Confindust­ria Bergamo, e Alberto Ribolla, presidente della World Manufactur­ing Foundation

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