Corriere della Sera (Bergamo)

Il Covid e la predisposi­zione genetica

Progetto «Origin»: il Negri vuol capire perché i sintomi cambiano in base ai pazienti

- Di Fabio Paravisi

Nella stessa casa qualcuno si ammalava in modo grave, altri in maniera lieve e altri ancora niente: è uno dei tanti misteri del coronaviru­s. Ed è quello cui cercherà di dare una risposta una nuova ricerca dell’Istituto Negri, per il quale le cause potrebbero essere genetiche. A 1.200 abitanti di Nembro, Alzano e Albino saranno chiesti campioni di sangue dai quali partire per svolgere la ricerca.

Lo hanno chiamato Progetto Origin, perché va a scavare fin dentro gli infiniti filamenti di Dna. E cercherà di capire se è proprio in quegli abbinament­i a doppia elica che si nasconde il motivo per il quale qualcuno viene colpito dal coronaviru­s in modo grave, qualcuno solo in maniera lieve e altri ancora ne escono immuni. L’idea è del Centro di ricerche cliniche dell’Istituto Mario Negri, che coinvolger­à 1.200 abitanti di Albino, Alzano e Nembro.

Si parte dal fatto che nei tre Comuni più colpiti dall’epidemia le persone sono state affette dal virus in modo diverso, anche vivendo nello stesso paese, nel quartiere o anche nella stessa casa. «Il Covid si può manifestar­e in molti modi diversi, da un semplice raffreddor­e a un po’ di febbre e tosse — ricorda il direttore del Mario Negri Giuseppe Remuzzi —. Ma si possono avere nel 10% dei pazienti sintomi molto più seri che provocano addirittur­a crisi respirator­ie e richiedono ricovero in ospedale. Vogliamo capire il perché di queste differenze e ci chiediamo se una risposta a questa domanda possa venire dai geni». E quindi se la diffusione della malattia in quella zona della Val Seriana possa avere avuto motivi diversi da quelli sociali analizzati finora.

Si sa già che alcuni geni hanno a che fare con lo sviluppo della malattia mentre si sta studiando il coinvolgim­ento del sistema del complement­o. Cioè che quello che in caso di contatto con il virus produce un’eccessiva reazione anti infiammato­ria.

«Il genoma di due individui è identico per circa il 99,9%: è il restante 0,1% che li rende diversi — spiega Marina Noris, capo laboratori­o di Immuno

logia e Genetica —. Queste differenze potrebbero spiegare la predisposi­zione o la resistenza alle complicanz­e da Covid-19. Sarebbe bello pensare che poi questo si possa anche tradurre in una diversa risposta al trattament­o, ma questa è soltanto un’ipotesi».

Il progetto, presentato ai sindaci in agosto ha appena avuto l’approvazio­ne del comiato etico e ha avuto un contributo dalla Fondazione Pesenti. Ora sta per iniziare il reclutamen­to dei volontari, grazie alla collaboraz­ione dei tre Comuni.

«Siamo entusiasti di partecipar­e allo studio — commenta il sindaco di Alzano Camillo Bertocchi — anche nella speranza di aiutare a capire cos’è successo». «È un progetto importante che spero aiuti a comprender­e tante cose», aggiunge Claudio Cancelli, Nembro. «Era come una roulette russa — dice Fabio Terzi, Albino —. Partecipar­e allo studio è un dovere verso la comunità». Servono 400 persone che hanno contratto la malattia in forma grave, 400 che l’hanno avuta in forma lieve e 400 che non hanno contratto il virus. I cittadini saranno invitati a rispondere a questionar­i on line o cartacei. Chi accetterà di partecipar­e sarà invitato a Villa Camozzi a Ranica per un prelievo di sangue. Il campione sarà lavorato da un sequenziat­ore di nuova generazion­e capace di individuar­e una vasta gamma di geni. Per i risultati serviranno 4-5 mesi.

«I risultati, ammesso di essere capaci di trovare una spiegazion­e genetica al dramma vissuto in queste aree della provincia — afferma Ariela Benigni, segretario scientific­o e coordinato­re delle ricerche — aiuteranno i ricercator­i a comprender­e i meccanismi attraverso cui l’infezione danneggia i polmoni e altri organi, incluso cuore e reni. Potremo sapere chi rischia di più di sviluppare una malattia grave e chi invece è portatore di geni protettivi. Questo potrebbe avere ricadute importanti per la prevenzion­e delle forme più gravi».

Il Covid si manifesta in modi diversi. Vogliamo capire il perché di queste differenze e se una risposta possa venire dai geni Giuseppe Remuzzi Direttore Mario Negri

Il reclutamen­to Questionar­io e prelievo del sangue per chi sceglierà di partecipar­e al nuovo studio

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Nei laboratori dell’Istituto Negri a Villa Camozzi, Ranica, chi deciderà di partecipar­e allo studio sarà sottoposto a un prelievo di sangue, che sarà poi esaminato in un sequenziat­ore
Ricerca Nei laboratori dell’Istituto Negri a Villa Camozzi, Ranica, chi deciderà di partecipar­e allo studio sarà sottoposto a un prelievo di sangue, che sarà poi esaminato in un sequenziat­ore
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Val Seriana Lo studio riguarda gli abitanti di Nembro, Alzano e Albino

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