Il Covid e la predisposizione genetica
Progetto «Origin»: il Negri vuol capire perché i sintomi cambiano in base ai pazienti
Nella stessa casa qualcuno si ammalava in modo grave, altri in maniera lieve e altri ancora niente: è uno dei tanti misteri del coronavirus. Ed è quello cui cercherà di dare una risposta una nuova ricerca dell’Istituto Negri, per il quale le cause potrebbero essere genetiche. A 1.200 abitanti di Nembro, Alzano e Albino saranno chiesti campioni di sangue dai quali partire per svolgere la ricerca.
Lo hanno chiamato Progetto Origin, perché va a scavare fin dentro gli infiniti filamenti di Dna. E cercherà di capire se è proprio in quegli abbinamenti a doppia elica che si nasconde il motivo per il quale qualcuno viene colpito dal coronavirus in modo grave, qualcuno solo in maniera lieve e altri ancora ne escono immuni. L’idea è del Centro di ricerche cliniche dell’Istituto Mario Negri, che coinvolgerà 1.200 abitanti di Albino, Alzano e Nembro.
Si parte dal fatto che nei tre Comuni più colpiti dall’epidemia le persone sono state affette dal virus in modo diverso, anche vivendo nello stesso paese, nel quartiere o anche nella stessa casa. «Il Covid si può manifestare in molti modi diversi, da un semplice raffreddore a un po’ di febbre e tosse — ricorda il direttore del Mario Negri Giuseppe Remuzzi —. Ma si possono avere nel 10% dei pazienti sintomi molto più seri che provocano addirittura crisi respiratorie e richiedono ricovero in ospedale. Vogliamo capire il perché di queste differenze e ci chiediamo se una risposta a questa domanda possa venire dai geni». E quindi se la diffusione della malattia in quella zona della Val Seriana possa avere avuto motivi diversi da quelli sociali analizzati finora.
Si sa già che alcuni geni hanno a che fare con lo sviluppo della malattia mentre si sta studiando il coinvolgimento del sistema del complemento. Cioè che quello che in caso di contatto con il virus produce un’eccessiva reazione anti infiammatoria.
«Il genoma di due individui è identico per circa il 99,9%: è il restante 0,1% che li rende diversi — spiega Marina Noris, capo laboratorio di Immuno
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logia e Genetica —. Queste differenze potrebbero spiegare la predisposizione o la resistenza alle complicanze da Covid-19. Sarebbe bello pensare che poi questo si possa anche tradurre in una diversa risposta al trattamento, ma questa è soltanto un’ipotesi».
Il progetto, presentato ai sindaci in agosto ha appena avuto l’approvazione del comiato etico e ha avuto un contributo dalla Fondazione Pesenti. Ora sta per iniziare il reclutamento dei volontari, grazie alla collaborazione dei tre Comuni.
«Siamo entusiasti di partecipare allo studio — commenta il sindaco di Alzano Camillo Bertocchi — anche nella speranza di aiutare a capire cos’è successo». «È un progetto importante che spero aiuti a comprendere tante cose», aggiunge Claudio Cancelli, Nembro. «Era come una roulette russa — dice Fabio Terzi, Albino —. Partecipare allo studio è un dovere verso la comunità». Servono 400 persone che hanno contratto la malattia in forma grave, 400 che l’hanno avuta in forma lieve e 400 che non hanno contratto il virus. I cittadini saranno invitati a rispondere a questionari on line o cartacei. Chi accetterà di partecipare sarà invitato a Villa Camozzi a Ranica per un prelievo di sangue. Il campione sarà lavorato da un sequenziatore di nuova generazione capace di individuare una vasta gamma di geni. Per i risultati serviranno 4-5 mesi.
«I risultati, ammesso di essere capaci di trovare una spiegazione genetica al dramma vissuto in queste aree della provincia — afferma Ariela Benigni, segretario scientifico e coordinatore delle ricerche — aiuteranno i ricercatori a comprendere i meccanismi attraverso cui l’infezione danneggia i polmoni e altri organi, incluso cuore e reni. Potremo sapere chi rischia di più di sviluppare una malattia grave e chi invece è portatore di geni protettivi. Questo potrebbe avere ricadute importanti per la prevenzione delle forme più gravi».
Il Covid si manifesta in modi diversi. Vogliamo capire il perché di queste differenze e se una risposta possa venire dai geni Giuseppe Remuzzi Direttore Mario Negri
Il reclutamento Questionario e prelievo del sangue per chi sceglierà di partecipare al nuovo studio