La Ganassina ospiterà l’Agrario
I lavori finiranno ad aprile: finanziati dalla Same
La Ganassina era una cascina diroccata. Grazie al sostegno economico della Fondazione Same, ospiterà l’Istituto agrario di Treviglio, alla fine dei lavori, prevista ad aprile. «Poi cercheremo fondi per completare il recupero di tutta la cascina», promette la Provincia.
Da cascina diroccata a cuore pulsante dell’Istituto agrario Cantoni di Treviglio grazie al sostegno economico della Fondazione Same. Fervono i cantieri alla cascina Ganassina che dal 1939 è il luogo in cui si sono formate sul campo generazioni di ragazzi che hanno poi mantenuto viva l’agricoltura della Bassa. Se l’attività nelle stalle e nei campi è sempre proseguita, da tempo però il cascinale era fatiscente. Non solo il tempo, ma anche gli eventi atmosferici degli ultimi due anni avevano infierito, e non poco. Un destino che pareva segnato e che è stato scongiurato quando le strade del Comune e della scuola si sono incrociate con quelle della Same, la multinazionale del trattore che, con la creazione di una propria fondazione nel 2018, voleva contribuire alla tutela delle tradizioni agricole del territorio. Nella partita è entrata anche la Provincia, proprietaria della cascina.
Ne è nato un accordo a quattro che ha visto la Provincia concedere la Ganassina in comodato d’uso al Comune di Treviglio per 20 anni, al fine di consentire l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione: Via Tasso ha messo a disposizione anche 100 mila euro. Fonun dazione Same ha dato l’impulso decisivo al progetto, stanziando 1,1 milioni. Il Comune ha curato la progettazione, i rapporti con la Sovrintendenza e ha indetto e gestito la gara d’appalto, dando il via ai lavori a giugno.
«È un progetto importante — dice il sindaco Juri Imeri durante il sopralluogo — e si inserisce in quella politica del recupero di strutture storiche che ha già visto la riqualificazione del vecchio tribunale e ora ha raggiunto l’ex distretto in via XXV Aprile e il complesso dei Cappuccini in zona Nord con la chiesa di Santa Maria la rossa. Raccogliendo il desiderio della Fondazione Same abbiamo ritenuto che la cascina Ganassina fosse perfetta perché offriva l’opportunità di sostenere la formazione dei giovani. Il cantiere procede a spron battuto e si chiuderà ad aprile. Era importante fare il punto della situazione per capire il lavoro che è in atto con il consolidamento e il recupero delle caratteristiche tradizionali dell’edificio da lato e la valorizzazione con i nuovi spazi che si stanno realizzando dall’altro. È un punto di partenza, non vogliamo fermarci qui».
«Abbiamo aderito subito al progetto — aggiunge il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli —. È stato complicato farlo partire, sembrava ci fossero degli ostacoli insormontabili con la Soprintendenza, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Questa è una zona bellissima e cercheremo dei fondi per completare il recupero di tutta la cascina».
«La scuola aspetta con ansia il termine dei lavori — dice Simona Tomasoni, dirigente dell’Istituto Cantoni —, qui saranno ospitati i laboratori, da quello di vinificazione a quello per la smielatura e progettiamo anche di realizzarne uno nuovo dedicato alla caseificazione». La scuola ha già le idee chiare anche per i prossimi passi, dal recupero del sottotetto della cascina utilizzato ai tempi come fienile. «Sarebbe interessante — spiega la dirigente — ricavare camerate per ospitare studenti di altri Paesi e sviluppare gli scambi didattici che già ora la mia e altre scuole di Treviglio hanno in corso».
La Provincia Il presidente Gafforelli: «Cercheremo fondi per completare tutto il recupero»