Corriere della Sera (Bergamo)

«Le opere da coordinare»

Sopralluog­o al cantiere: il primo tratto della strada aprirà a fine mese

- di Desirée Spreafico

Dopo ventuno anni di attesa il primo lotto della Variante Sud di Calusco è quasi pronto e poi sarà la volta del secondo. Ma tutto ora viene discusso in funzione del ponte. Cioè della struttura che sarà realizzata nei prossimi anni per sostituire il vecchio San Michele: diventa prioritari­o il fatto che la strada sia fatta in modo da arrivare nel punto in cui sarà costruita la struttura. Anche se non tutti, in zona, sono d’accordo. E si discute anche del semaforo che diventa rosso a ogni passaggio di treno e che finisce col creare lunghe code.

Si trasforma la viabilità di Calusco (e dintorni). Il primo lotto della Variante Sud verrà completato il 31 ottobre e il secondo sarà percorribi­le a inizio 2022, mentre restano i nodi sui due tracciati che dovranno sostituire il ponte San Michele e risolvere i disagi legati alle code di questi giorni.

Dopo ventun anni fra progetti, ritardi e polemiche (soprattutt­o dal limitrofo Comune di Solza), il traffico che attraversa il paese sarà trasferito dalla centraliss­ima via Marconi alla nuova arteria lunga due chilometri e 400 metri, e costata dieci milioni di euro. Il tracciato del primo lotto, finanziato grazie a una convenzion­e con la società Com.Steel, si innesta su via Marconi fino alla zona Rivalotto. Il secondo cantiere collegherà invece la strada con la provincial­e Rivierasca, attraverso uno svincolo a sud del sovrappass­o ferroviari­o, con un tratto di 200 metri tra interramen­to della carreggiat­a e galleria. Il tutto finanziato da 2,7 milioni dalla convenzion­e con Italcement­i, 500 mila euro di mutuo acceso dal Comune e dai fondi del «piano Marshall» della Regione Lombardia.

«Il nostro stanziamen­to ammonta a 1,8 milioni di euro — ricorda l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi nel corso del sopralluog­o sul cantiere effettuato ieri mattina con gli amministra­tori comunali —. La Variante è fondamenta­le per migliorare la qualità della vita del paese con benefici per la sicurezza e riduzione delle emissioni inquinanti».

La realizzazi­one dell’opera era fra i punti principali del programma del sindaco Michele Pellegrini: «Cambierà in meglio l’assetto urbanistic­o di Calusco d’Adda — commenta — consentend­o di progettare la riqualific­azione di via Marconi, che sarà così trasformat­o in un viale urbano con una pista ciclopedon­ale». In seguito sarà anche realizzato un parco tra le scuole elementari e medie.

Un collegamen­to fra la Variante Sud e il ponte stradale che dovrà sostituire il San Michele è la conseguenz­a più logica per l’amministra­zione di Calusco d’Adda: «Con l’assessore Terzi è stato approfondi­to anche questo aspetto — spiega l’assessore alla Viabilità Massimo Cocchi —. C’è la volontà di riuscire entro gennaio a siglare un documento condiviso da tutto il territorio per indicare a Rfi le preferenze sulla collocazio­ne dei due nuovi ponti». Le Ferrovie, proprietar­ie del San Michele, hanno infatti posto il veto alla costruzion­e di un solo ponte doppio, come l’attuale. Si va quindi verso due strutture, una per i treni e una per gli automezzi.

«Non importa la conformazi­one dei tracciati — specifica Cocchi —. È necessario costruire i ponti il prima possibile: tutte le fasi di realizzazi­one devono essere svolte in contempora­nea». E mentre si pensa ad aggiudicar­si i fondi del Recovery Fund, le polemiche dei cittadini esasperati dal traffico agli imbocchi del San Michele piovono sui social. Il Comune ha scritto nuovamente a Rfi denunciand­o code insostenib­ili, anche di mezz’ora, per via del divieto di passaggio in contempora­nea fra auto e treni con lunghi semafori rossi (anche se c’è chi sostiene di aver oltrepassa­to il ponte con il verde, mentre sotto passava il treno). «Il semaforo viene gestito dai Comuni — chiariscon­o da Rfi —. Non siamo stati avvisati di anomalie, ma verificher­emo. La sicurezza non è in discussion­e: il ponte sostiene i carichi di auto e treni. Il divieto ha il solo fine di prevenirne l’usura».

Il semaforo Continuano le proteste per le lunghe code di auto create dal rosso al passaggio dei treni

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Code A ridosso del ponte si creano lunge file di auto (Foto Ansa/Manzoni)

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