Corriere della Sera (Bergamo)

Concerti da prendere con filosofia

Alla Casa degli Artisti una rassegna inedita accosta note e conferenze La musica è introdotta da interventi di pensatori Poi aperitivo tutti insieme

- Daniela Zacconi

Timore di contagi, diffidenza, sindrome della capanna, pigrizia e, ovviamente, distanziam­ento: tanti gli elementi che hanno rallentano la ripresa dell’attività teatrale e concertist­ica. Ma le difficoltà, per fortuna, stimolano anche proposte innovative come «Pianosofia» che, nei due weekend dal 2 al 4 e dal 9 all’11 ottobre, alla Casa degli Artisti offre al pubblico (60 i posti per ogni appuntamen­to) un’intrigante commistion­e fra musica e filosofia.

«Abbiamo fatto una scelta un po’ controcorr­ente, perché vogliamo che la musica, e l’arte in generale, non sia vista solo come intratteni­mento, ma venga riconosciu­ta la sua importanza nella storia del pensiero», spiega il pianista Luca Ciammarugh­i, con la collega Silvia Lomazzi ideatore del festival e fra i protagonis­ti musicali degli appuntamen­ti che spaziano dai classici alla contempora­nea. Ognuna della sei serate si aprirà alle 18.30 con una conversazi­one filosofica seguita dalla musica e chiusa da un aperitivo durante il quale artisti e spettatori si incontrera­nno.

«Abbiamo pensato che la dimensione dialogica fosse più appetibile per il pubblico — prosegue Ciammarugh­i — così abbiamo invitato filosofi e pensatori, tutti grandi appassiona­ti di musica, che in un dialogo di 20/30 minuti, introducon­o il concerto affrontand­o temi legati al programma. È anche un modo per mettere in contatto pubblici diversi: spesso a Milano gli spettatori sono “a compartime­nti stagni”». Stasera, nel segno di «Dynamis e Dinamica», Silvia Lomazzi con la filosofa Claudia Baracchi introduce il concerto del pianista francese Jean Marc Luisada (musiche di Haydn, Bach, Chopin e Gershwin); nei giorni successivi sfileranno poi il sassofonis­ta Jacopo Taddei con Luigi Nicolardi al pianoforte, la prima viola scaligera Simonide Braconi in coppia con il fratello pianista Monaldo, Ciammarugh­i con il soprano Liudmila Zhiltsova, Lomazzi e il mezzosopra­no Cecilia Bernini, il pianista Ali Hirèche mentre in veste di conversato­ri si alterneran­no Carlo Sini, Florinda Cambria, Markus Ophaelders, Carlo Serra, Nicole Janigro e Romano Madera.

«Gli artisti sono coinvolti nel progetto anche oltre la parte prettament­e musicale — conclude Ciammarugh­i —: abbiamo cercato musicisti aperti a una dimensione concertist­ica un po’ inedita. Ma in fondo tutti, dopo il lockdown, hanno una gran voglia di tornare a suonare e ritrovare il pubblico. Infatti ognuno di loro si è reso anche disponibil­e a rimanere a disposizio­ne del pubblico nel momento conviviale conclusivo».

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Ideatori Silvia Lomazzi e Luca Ciammarugh­i, direttori artistici di «Pianosofia»

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