Concerti da prendere con filosofia
Alla Casa degli Artisti una rassegna inedita accosta note e conferenze La musica è introdotta da interventi di pensatori Poi aperitivo tutti insieme
Timore di contagi, diffidenza, sindrome della capanna, pigrizia e, ovviamente, distanziamento: tanti gli elementi che hanno rallentano la ripresa dell’attività teatrale e concertistica. Ma le difficoltà, per fortuna, stimolano anche proposte innovative come «Pianosofia» che, nei due weekend dal 2 al 4 e dal 9 all’11 ottobre, alla Casa degli Artisti offre al pubblico (60 i posti per ogni appuntamento) un’intrigante commistione fra musica e filosofia.
«Abbiamo fatto una scelta un po’ controcorrente, perché vogliamo che la musica, e l’arte in generale, non sia vista solo come intrattenimento, ma venga riconosciuta la sua importanza nella storia del pensiero», spiega il pianista Luca Ciammarughi, con la collega Silvia Lomazzi ideatore del festival e fra i protagonisti musicali degli appuntamenti che spaziano dai classici alla contemporanea. Ognuna della sei serate si aprirà alle 18.30 con una conversazione filosofica seguita dalla musica e chiusa da un aperitivo durante il quale artisti e spettatori si incontreranno.
«Abbiamo pensato che la dimensione dialogica fosse più appetibile per il pubblico — prosegue Ciammarughi — così abbiamo invitato filosofi e pensatori, tutti grandi appassionati di musica, che in un dialogo di 20/30 minuti, introducono il concerto affrontando temi legati al programma. È anche un modo per mettere in contatto pubblici diversi: spesso a Milano gli spettatori sono “a compartimenti stagni”». Stasera, nel segno di «Dynamis e Dinamica», Silvia Lomazzi con la filosofa Claudia Baracchi introduce il concerto del pianista francese Jean Marc Luisada (musiche di Haydn, Bach, Chopin e Gershwin); nei giorni successivi sfileranno poi il sassofonista Jacopo Taddei con Luigi Nicolardi al pianoforte, la prima viola scaligera Simonide Braconi in coppia con il fratello pianista Monaldo, Ciammarughi con il soprano Liudmila Zhiltsova, Lomazzi e il mezzosoprano Cecilia Bernini, il pianista Ali Hirèche mentre in veste di conversatori si alterneranno Carlo Sini, Florinda Cambria, Markus Ophaelders, Carlo Serra, Nicole Janigro e Romano Madera.
«Gli artisti sono coinvolti nel progetto anche oltre la parte prettamente musicale — conclude Ciammarughi —: abbiamo cercato musicisti aperti a una dimensione concertistica un po’ inedita. Ma in fondo tutti, dopo il lockdown, hanno una gran voglia di tornare a suonare e ritrovare il pubblico. Infatti ognuno di loro si è reso anche disponibile a rimanere a disposizione del pubblico nel momento conviviale conclusivo».