Al via Stradivari Festival. Tra gli ospiti Tifu , Mullova, Pieranunzi Unico protagonista, il violino
Con i grandi interpreti a raccontare storie ci sono i loro strumenti speciali
Pochi, ma fortunatissimi, gli appassionati che potranno seguire da stasera lo Stradivari Festival: l’auditorium Giovanni Arvedi di Cremona è una bomboniera la cui acustica strepitosa sarà ulteriormente esaltata dalla limitazione dei posti dettata dalle misure anti-Covid. Per i circa duecento spettatori che potranno accedervi l’ascolto dei grandi interpreti del violino sarà dunque un’esperienza straordinaria. Anche perché l’edizione 2020 che si apre stasera non è certo di transizione: grazie al pieno sostegno confermato dalla fondazione Arvedi Boschini e dalla galassia di realtà private che vi orbitano attorno, il direttore artistico Roberto Codazzi ha potuto disegnare un cartellone prestigioso. «Protagonisti non solo grandi interpreti ma anche i loro violini, che oltre a essere splendidi hanno una storia tutta da raccontare. Anna Tifu imbraccerà lo Stradivari “Maréchal Berthier” che appartenne anche a Napoleone, Gabriele Pieranunzi un Ferdinando Gagliano del 1762 che venne regalato dal marito a Gioconda De Vito, virtuosa nata a Martina Franca nel 1907 cui Pizzetti dedicò il suo Concerto e che suonò accompagnata al piano da Furtwängler davanti a papa Pio XII».
Saltando in avanti fin al 18 dicembre, giorno della morte di Stradivari che Cremona ricorda sempre con un concerto straordinario, Codazzi annovera anche «lo Stradivari del 1704 suonato da Isabelle
Faust e denominato “Bella addormentata” perché per un secolo e mezzo giacque dimenticato tra le mura domestiche di una famiglia aristocratica in Germania».
Se il mondo della classica celebra nel 2020 i 250 anni dalla nascita di Beethoven, una rassegna dedicata al culto esclusivo dell’archetto non poteva non vedere in questa data innanzitutto i 250 anni dalla morte di Tartini, sommo virtuoso che stasera Dmitry Sinkovsky omaggia imbracciando un Francesco Ruggeri del 1675 e accostandone il concerto «Lunardo Venier» a quelli di Vivaldi «Grosso Mogul» e «Il favorito».
Domani, dalle 19.30, è previsto un flash mob davanti al Museo del Violino, guidato da The Big Violinist, mentre domenica debutterà al festival Vasko Vassilev, un passato da enfant prodige e un presente da primo violino della Royal Opera House di Londra. Con il suo violino Amati del 1708 guiderà i Solisti del Covent Garden tra Rossini, Vivaldi, Vitali e de Sarasate. Sarà un viaggio ancora più fantasioso ed evocativo quello tracciato da una delle più acclamate violiniste degli ultimi decenni, Viktoria Mullova; l’8 duetterà con il figlio avuto da Claudio Abbado, Misha MullovAbbado, contrabbassista e compositore: viaggeranno sulle note di Bach e Tico-Tico, della musica latino-americana e di alcune composizioni originali di Misha. L’11, Giovanni Sollima sarà accompagnato da Beatrice Rana nelle Sonate per violoncello di Beethoven, il 16 Pieranunzi esalterà il diabolico virtuosismo di Niccolò Paganini con «Le streghe» e «La campanella», il 18 Anna Tifu chiuderà con il suo Tango Quartet.