Caso Domingo disagio in giunta e tra le donne Pd
L’assessore Marchesi: non sarò al Donizetti
La lettera di NonUnaDiMeno sul caso Placido Domingo è stata accolta con silenzio e riflessione dalla Fondazione Donizetti, a cominciare dal direttore della lirica, Francesco Micheli, cui l’appello dell’associazione era rivolto. Ma c’è anche forte malessere dentro l’amministrazione comunale, alimentato proprio dalla lettera delle femministe. Sono in tanti adesso ad ammettere che, anche nei mesi scorsi, in Comune si è chiacchierato più volte, ma sempre sottovoce, sull’opportunità o meno di avere Domingo al Donizetti. Una scelta della Fondazione del teatro, mai messa in discussione dal sindaco Giorgio Gori. C’è chi pensa che all’inaugurazione non ci andrà, come l’assessore alle Pari opportunità Marzia Marchesi. L’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti invece presenzierà all’inaugurazione, ma non ha ancora deciso se assisterà in platea allo spettacolo.
Silenzio e riflessione. La lettera di NonUnaDiMeno sul caso Placido Domingo è stata accolta così dalla Fondazione Donizetti, a cominciare dal direttore della lirica, Francesco Micheli, cui l’appello dell’associazione femminista era rivolto. Ma c’è anche forte malessere dentro l’amministrazione comunale, alimentato proprio dalla lettera delle femministe. La richiesta, a fronte delle accuse di molestie sessuali nei confronti del cantante spagnolo, è di rivedere la programmata esibizione di Domingo al Donizetti il 19 novembre, serata di inaugurazione dopo i lavori sul teatro. Al momento la Fondazione non parla, Micheli non parla, almeno non con la stampa, mentre non è escluso che il direttore cerchi un confronto diretto con esponenti di NonUnaDiMeno. I programmi non cambiano, Domingo canterà, però si è aperta una «riflessione», anche con l’artista.
D’altra parte, i contatti con il tenore (oggi baritono) erano avviati da almeno tre anni, l’esplosione delle accuse di diverse donne (per lo più cantanti della scena lirica americana) risalgono ad agosto 2019. Da quel momento la Fondazione, con il supporto del sindaco Giorgio Gori, ha deciso di tenere il punto, in considerazione della mancanza di ricadute penali vere e proprie: nessun processo né denuncia verso Domingo, anche perché si parla di fatti lontani decenni. Ma le interviste rilasciate dalle sue accusatrici sono pesanti e a Bergamo stanno mettendo in imbarazzo diverse persone dentro l’amministrazione comunale, a cominciare da donne che fanno parte della giunta e del consiglio cittadino. Sono in tanti adesso ad ammettere che, anche nei mesi scorsi, in Comune si è chiacchierato più volte, ma sempre sottovoce, sull’opportunità o meno di avere Domingo al Donizetti. Una scelta della Fondazione Donizetti, ma appunto mai messa in discussione dal sindaco.
«La questione non è stata ignorata né sottovalutata — dice l’assessore alla Cultura, Nadia Ghisalberti —. Ci sono due aspetti da tenere presenti. Uno è giuridico: sulla vicenda non ci sono sentenze di tribunale. Possiamo noi sostituirci a un giudice e fare una scelta come se fosse una sentenza? È difficile. Bisogna essere garantisti. C’è poi l’aspetto della sensibilità nei confronti di questi temi, una sensibilità espressa bene e in modo garbato dalla lettera di NonUnaDiMeno. Questa sensibilità ci fa pensare che sarebbe stato più opportuno prendere una decisione diversa. Ma il mio ruolo mi impone di tenere presente entrambi gli aspetti. Mi spiace, però, che questa vicenda finisca per caratterizzare l’inaugurazione del Donizetti. Si sarebbe dovuto parlare solo dell’apertura del teatro maggiore della città che ha anche un riflesso internazionale e della cultura che riparte dopo le enormi difficoltà degli ultimi mesi». L’assessore spiega di non aver chiesto alla Fondazione di cambiare programmi. «È anche una questione di rispetto delle scelte artistiche che hanno delle loro ragioni», dice la Ghisalberti, che sarà presente all’inaugurazione del Donizetti. «Sarà anche un momento di ringraziamento per tutte le persone che hanno lavorato e contribuito pure economicamente al restauro del teatro. Se non ci andassi
— dice l’assessore — sarebbe uno sgarbo nei loro confronti. È difficile non essere lì, sul piano istituzionale. Essere invece in platea ad applaudire Domingo come spettatrice è un’altra storia, su questo sto riflettendo sul da farsi».
Chi invece non pensa di esserci all’inaugurazione è l’assessore comunale Marzia Marchesi, che ha anche le deleghe alle Pari opportunità e da sempre è sensibile sui temi dei diritti civili e anche sulle questioni di genere. «Se mi inviteranno all’inaugurazione, non credo che andrò — dice l’assessore Marchesi —. Quando ho saputo che sarebbe venuto Domingo, ho espresso il mio disappunto anche al sindaco. Speravo ci fosse un ripensamento. Questo non vuol dire condannare una persona e nemmeno sostituirci ai giudici. Non dobbiamo farlo, è doveroso essere garantisti. Ma io credo che fosse più opportuno fare scelte diverse. Domingo nei mesi scorsi ha chiesto scusa alle sue accusatrici, non si può non tenerne conto e fare finta di niente». Condivide la posizione dell’assessore Marchesi anche Romina Russo, consigliere comunale del Pd, presidente del coordinamento Donne dem di Bergamo e consigliere in Provincia con deleghe alle Pari opportunità. «Non condivido la decisione di invitare Domingo. È una persona che ha una storia di un certo tipo, la scelta poteva ricadere su qualcun altro. Nessuno lo vuole accusare — dice la Russo —, ma non possiamo ignorare quello che tante donne hanno raccontato». Su Facebook la lettera di NonUnaDiMeno ha anche il «like» di un’altra consigliera comunale del Pd, Oriana Ruzzini. Più velato il pensiero della neo presidente del Consiglio delle donne, Eleonora Zaccarelli, Lista Gori. «I teatri, le gallerie d’arte, i cinema, le arene non sono dei tribunali — spiega per iscritto —. Il tema in gioco, le molestie sul lavoro, sarà uno di quelli sui quali il nuovo Consiglio delle donne dovrà confrontarsi con le varie associazioni».
Silenzio dal direttore Micheli non risponde pubblicamente alla lettera indirizzatagli da NonUnaDiMeno
Il confronto Più di un assessore ha espresso in questi mesi la propria contrarietà all’invito del tenore
❞ Quando ho saputo che sarebbe venuto Domingo, ho espresso il mio disappunto anche al sindaco Marzia Marchesi Assessore alle Pari opportunità