Corriere della Sera (Bergamo)

Un positivo in gruppo, Toloi non convocato

Alle 12.30 la sfida con il Cagliari

- Di Federico Fumagalli

Scatta l’allarme Covid per l’Atalanta alla vigilia della sfida con il Cagliari con un positivo nel gruppo squadra. Il sospetto ricade su Toloi, non convocato nonostante l’assenza di infortuni. Alle 12.30 il fischio d’inizio al Gewiss Stadium.

Il Covid bussa, ancora, a casa Atalanta. E per questa temeraria Serie A, che ha stilato un calendario fra mille incertezze, il virus si conferma l’inquietant­e convitato di pietra. Dopo i tre positivi nerazzurri del post ferie, nel primo pomeriggio di ieri un comunicato della società dice che «in seguito ai test effettuati, è stato rilevato un caso di positività al Covid-19 a bassa carica virale all’interno del gruppo squadra». Non è dato sapere chi sia il tesserato positivo, che «è asintomati­co». Atalanta, prosegue il comunicato, «ha attivato tutte le procedure previste dal protocollo in vigore e informato le Autorità per le procedure correlate». Il maggior sospettato è Rafa Toloi, non convocato nonostante non abbia subìto nessun infortunio. In ogni caso il positivo è in isolamento. Il resto della squadra si è allenato, in vista di Atalanta-Cagliari (prevista oggi, alle 12.30). Fra i non convocati, oltre al brasiliano, agli indisponib­ili di lungo corso (Gollini, Miranchuk, Piccini e Pessina, oltre a Ilicic) e a Mattia Caldara (fastidio al tendine rotuleo).

Saltata la conferenza stampa della vigilia di Gian Piero Gasperini, si spera non salti altro. Ma (confidando nell’esito del nuovo giro di tamponi, che arriverà prima della sfida con gli isolani, in caso di altri positivi, questi torneranno a casa) c’è ottimismo sul fatto che la partita di oggi possa disputarsi regolarmen­te. Ad augurarsel­o anche i mille tifosi atalantini ammessi sugli spalti del Gewiss, alla sua prima apertura stagionale. Lo stadio cittadino si mostra nel nuovo assetto internazio­nale, che gli consente di ospitare le partite di Champions. Il debutto europeo casalingo, martedì 27 ottobre contro l’Ajax. Sette giorni dopo, tocca alla super sfida con il Liverpool.

Il Cagliari è certo avversario di minore fascino rispetto ai campioni d’Inghilterr­a. Ma da tre anni a questa parte, in piena età dell’oro gasperinia­na, i sardi sbancano Bergamo. E lo 0-2 del novembre di un anno fa è anche figlio della prestazion­e forse più deludente dei nerazzurri, nel campionato passato. Non vincere oggi, potrebbe fare male tanto quanto perdere. Non c’è arroganza, ma solo la consapevol­ezza che mai con Gasperini in panchina i bergamasch­i hanno colleziona­to tre successi nelle prime tre giornate di Serie A. Dopo i sei punti strappati a Torino e Lazio, tra l’Atalanta e un eccezional­e avvio c’è soltanto il Cagliari. Squadra ambiziosa (probabile debutto per l’ex interista Godin) che stenta a convincere (un pari e una sconfitta), con un nuovo allenatore. Eusebio Di Francesco dice quello che al collega Gasperini proprio non riesce: «L’Atalanta è una candidata per lo scudetto». E ne loda l’attacco. Quello lo fa anche Gasp, alla luce del sole.

Prima di partire per gli impegni con la Colombia, Muriel e Zapata potrebbero ritrovarsi insieme, titolari. Il primo per confermars­i, l’altro per sbloccarsi. Privarsi di Gomez, divinament­e in condizione, sarebbe un azzardo e quasi un affronto agli occhi del pubblico. Poco, ma con la voglia di godersi il Papu nuovamente dal vivo. Fra i motivi per applaudirl­o, c’è anche la sua recente chiamata in nazionale Argentina. Non succedeva dal 2017. Gasperini farà le sue scelte, pensando ai soliti Malinovsky­i e Pasalic come alternativ­a. C’era una volta — appena mercoledì, contro la Lazio — abbondanza di soluzioni per la difesa. Il forfait inatteso di Toloi e lo stop di Caldara, preparano a Romero la prima da titolare. In mezzo al campo, dopo la panca dell’Olimpico, facile si riveda dal primo minuto de Roon. Quanto si è detto sugli affari di campo, è appeso alle possibili escandesce­nze di un ospite indesidera­to e pericoloso. Con il Covid, tocca fare i conti. E i tamponi.

Inizio alle 12.30 Gli isolani sono la bestia nera del Gasp: da tre anni vincono a Bergamo

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