Dehors anti Covid e corsie dei bus, due idee opposte
La giunta discute sul prolungamento dei dehors che, in via Broseta e Santa Caterina, occupano le corsie dei bus. Per l’assessore alla Mobilità i mezzi devono riprendere il percorso, il vicesindaco teme assembramenti.
Normale dialettica in giunta, giurano, non c’è stata lite. Il tema dei dehors sta facendo discutere a Palazzo Frizzoni. Sedie e tavolini all’aperto (nella
foto) hanno aiutato i locali a ripartire dopo il lockdown, e resteranno anche nei prossimi mesi. E fin qui, tutti d’accordo. C’è meno sintonia, invece, sul prolungamento di quei dehors che stanno occupando le corsie preferenziali dei pullman, costringendo i bus a cambiare percorso. Succede — e così sarà fino al 7 ottobre — nelle vie Broseta e Borgo Santa Caterina, dove la precedenza finora è stata data ai dehors. Ma dall’8 ottobre i pullman dovrebbero riprendere il vecchio percorso. Ed è su questo punto che in giunta ci sono visioni diverse. Da un lato, l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni sostiene che ora i pullman debbano riprendere i loro percorsi tradizionali. Lo chiedono gli utenti dei bus e anche l’Agenzia del trasporto pubblico. È stato giusto dare la precedenza ai dehors, secondo l’assessore Zenoni, era una necessità, ma ora è tempo di riprendere le vecchie percorrenze, senza più deviazioni. Dall’altro, il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi pensa che togliere i dehors dalle corsie preferenziali faccia salire il rischio assembramenti in quelle due zone della città. Tavolini e sedie all’aperto hanno contribuito a mantenere le distanze tra le persone, all’ora della movida. C’è poi il sindaco Giorgio Gori che, oltre a tener conto delle due posizioni, pensa anche alle esigenze dei commercianti, costretti a tenere i locali chiusi a lungo nei mesi scorsi. Come uscirne? Un punto di equilibrio potrebbe essere mettere i dehors sulle preferenziali soltanto nel fine settimana e la sera, dalle 19 a mezzanotte, quando tavolini e sedie dovrebbero essere smontati e lasciare libera la strada ai bus, per la mattina successiva. Non è detto che i commercianti siano d’accordo, si lavora a una soluzione. Sempre che dal governo non arrivi nei prossimi giorni una stretta sull’attività dei locali.