Gerfi, morto a 10 anni nello schianto tra auto
Treviglio, la sbandata e l’urto con una Bmw
Era appena uscito da scuola, la mamma lo aveva raggiunto per andare insieme da alcuni parenti a Bergamo. Ma durante il viaggio da Gerenzago, nel Pavese, la loro auto è sbandata ed è finita sulla corsia opposta. Una Bmw l’ha travolta e per Gerfi Mihai non c’è stato nulla da fare. È morto a 10 anni. La madre è grave.
La gita a Bergamo con la mamma, poi l’auto fuori controllo che viene centrata da un’altra vettura e si accartoccia senza lasciare scampo. Una giornata di gioia che in un attimo precipita nella più cupa disperazione. È quanto accaduto ieri lungo la statale del Tonale 42 di Treviglio dove ha perso la vita Gerfi Mihai, 10 anni, di Gerenzago nel Pavese.
Il fatto è accaduto alle 13 all’altezza del caseificio Mauri. La mamma Mihaela Ilie, 30 anni, era alla guida della Fiat Punto di famiglia e dopo aver lasciato Treviglio stava percorrendo il lungo rettilineo verso Arcene. A fianco a lei sedeva Gerfi, legato con la cintura. Il ragazzino frequentava la quinta elementare nel piccolo paese pavese e la mamma era passata a prenderlo appena uscito da scuola. Insieme stavano andando a trovare alcuni parenti a Bergamo quando è accaduto l’impensabile. Per ragioni ancora in corso di accertamento la Fiat Punto ha iniziato a sbandare, prima verso destra, fino a uscire con le ruote sul ciglio della strada, poi di nuovo verso il centro della carreggiata. Ormai però era ingovernabile, mamma Mihaela ha frenato ma la macchina ha invaso l’altra corsia di marcia, girandosi sul fianco. Proprio in quel momento dalla direzione opposta è sopraggiunta una
Bmw X2 condotta da D. R., un 49enne di Treviglio. Lo scontro è stato inevitabile. La Bmw ha centrato la Fiat Punto sulla fiancata destra, il lato del passeggero. Un urto micidiale che ha fatto rientrale le lamiere riducendo a zero lo spazio nell’abitacolo. Nello schianto le due auto sono finite fuori strada nello slargo che porta all’accesso del caseificio.
Le condizioni di Gerfi sono apparse subito disperate. L’allarme è stato immediato, lanciato dai molti conducenti in transito. Sul posto è accorsa l’automedica e due ambulanze insieme ai vigili del fuoco volontari di Treviglio. Sono arrivate anche le pattuglie della Polstrada dal comando cittadino, che hanno iniziato e regolare il traffico e isolare l’area. Mentre i soccorritori cercavano di prestare le prime cure, i pompieri hanno lavorato senza sosta per riuscire a liberare la mamma e il bimbo che erano rimasti intrappolati tra le lamiere.
Nella corsa disperata contro il tempo è stato fatto alzare in volo anche l’elisoccorso ma non è servito. Appena il bambino è stato estratto dall’auto i soccorritori hanno cercato di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. Ferita seriamente anche la mamma che, pur rimanendo sempre cosciente, ha riportato vari traumi ed è poi stata accompagnata in codice rosso al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Solo ferite lievi per la conducente del Bmw trasportata all’ospedale di Treviglio.
È poi iniziata la rilevazione dell’incidente. È toccato al comandante della Polstrada di Treviglio Fabio Barzocchini informare via telefono il padre Relu Claudiu Mihai, 34 anni, dell’accaduto. Distrutto dal dolore, l’uomo ha raggiunto verso le 17 la camera mortuaria del cimitero di Treviglio, dove era stata composta la salma del figlio. Con lui un fratello e altri parenti. La famiglia, prima di dirigersi all’ospedale di Bergamo, ha disposto che già oggi il feretro di Gerfi sia rimpatriato a Bucarest per tenere le esequie nel Paese d’origine.
La gita a Bergamo La donna aveva ritirato il piccolo a scuola. Stavano andando a fare visita a parenti