Corriere della Sera (Bergamo)

Buona Stampa Lo sfogo di Don Carrara per la chiusura

- (d.t.)

C’è il dispiacere «che un’esperienza così significat­iva finisca». Ma a quello si aggiungono altri dispiaceri nel post su Facebook che monsignor Alberto Carrara, già delegato vescovile per la Pastorale della cultura e delle comunicazi­oni sociali, e fino a tre anni fa direttore del settimanal­e online della Curia Sant’Alessandro.org, ha dedicato alla chiusura della storica Buona Stampa- Qualcosa in più. La libreria di via Paleocapa, che da ieri ha iniziato la svendita finale con sconti del 50% sulla merce in giacenza, abbassa per sempre le saracinesc­he dopo un periodo di chiusura temporanea. «Spiace anche che la decisione sia stata presa nelle segrete stanze di Sesaab e di non si sa quali altri uffici e di quali altri responsabi­li. Sarebbe interessan­te sapere chi ha deciso e perché», scrive don Carrara. Quanto al fatto che la chiusura della libreria sia stata pubblicata sul sito della Diocesi, Carrara rimarca: «La Diocesi è grande e molte sono le persone che vi fanno parte. Tutto è strano: le segrete stanze in cui si decide e le parole non si sa di chi che spiegano, si fa per dire, la decisione». Al personale

cahier de doléances di Carrara, arriva la risposta del segretario generale della Curia, monsignor Giulio Dellavite: «Quella riportata sul sito è la reale motivazion­e della chiusura della libreria. Chi è arrivato a questa decisione non lo ha fatto in modo sprovvedut­o, ma dopo attente e ponderate valutazion­i. Ed è una decisione che non è stata presa da un giorno con l’altro, ma arrivata a fronte di un percorso valutativo profondo».

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