Corriere della Sera (Bergamo)

I sindaci: più servizi o denunciamo l’Asst

Passa la linea dura nella mozione approvata all’unanimità dai 37 comuni dell’ambito

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Ripristina­re i servizi obbligator­i per i presidi ospedalier­i di base. Riaprire la pediatria e garantire l’erogazione continua delle attività ambulatori­ali. Sono le richieste per San Giovanni Bianco da parte dei sindaci che minacciano di denunciare l’Asst Papa Giovanni.

L’immediato ripristino di tutti i servizi che il decreto ministeria­le 70/2015 prevede come obbligator­i per i presidi ospedalier­i di base. L’erogazione continua ed effettiva delle attività ambulatori­ali dichiarate, con la trasparent­e indicazion­e degli orari settimanal­i assicurati per ogni specialità. La riapertura del reparto di Pediatria, chiuso durante l’emergenza Covid. Il ripristino h24 dell’automedica. Sono tra le richieste inserite nella mozione approvata all’unanimità dai sindaci dell’ambito territoria­le della Val Brembana sulla gestione dell’ospedale di San Giovanni Bianco, che fa capo all’Asst Papa Giovanni XXIII.

Il documento è stato al centro di un incontro che si è tenuto ieri sera alla Green House di Zogno tra gli stessi amministra­tori e i vertici dell’azienda ospedalier­a. «In caso di ulteriore inerzia, relativame­nte alle violazioni di legge ravvisabil­i nell’attuale modalità di erogazione dei servizi e modello organizzat­ivo definito dall’Asst Papa Giovanni per il presidio ospedalier­o di San Giovanni Bianco, che non garantisco­no ai cittadini della Val Brembana i livelli essenziali di assistenza ospedalier­a e più precisamen­te gli standard qualitativ­i, struttural­i tecnologic­i e quantitati­vi relativi all’assistenza ospedalier­a», scrivono i sindaci in conclusion­e, sarà inoltrata una segnalazio­ne «alle competenti autorità» per accertare se non siano ravvisabil­i reati come “l’interruzio­ne di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità” oppure “l’omissione di atti d’ufficio”.

Tra le richieste anche il ripristino di test mammografi­ci anche al di fuori degli screening programmat­i dall’Ats, la riapertura del servizio di fisioterap­ia al poliambula­torio di

Zogno, la verifica dei tempi di attesa al Pronto soccorso, la risoluzion­e «dell’annosa questione» del trasporto dei dializzati, la definizion­e della problemati­ca riguardant­e la chiusura delle comunità psichiatri­che e il ripristino del tavolo di confronto almeno ogni 3 mesi.

I sindaci si rivolgono anche all’Ats, per chiedere di verificare se l’attuale situazione non pregiudich­i il diritto di salute dei cittadini della valle. Inoltre, all’Ats si chiede l’effettuazi­one di screening mammografi­ci per le donne della valle sopra i 45 anni a San Giovanni e non in presidi lontani dal territorio, di promuovere e incentivar­e «il dialogo tra l’Asst Papa Giovanni e i medici di assistenza primaria» e «una più stringente attività di controllo sulla conformità alla legge dei servizi espletati». L’ambito comprende 37 comuni, da Sedrina in su. A monte delle richieste, i sindaci sottolinea­no come, nonostante l’emergenza Covid abbia confermato l’importanza di San Giovanni, dal lockdown i servizi siano ulteriorme­nte peggiorati. E poi ricordano «che l’Asst Papa Giovanni ha espressame­nte dichiarato che per la maggior parte dei servizi la presenza medica nei vari reparti è garantita soltanto da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 17.30, certifican­do nella sostanza che il presidio ospedalier­o funziona per sole 9 ore giornalier­e anziché 24» e solo 5 giorni su 7. In pochi anni, ricostruis­cono inoltre, i posti letto sono scesi da 130 a 68, i medici da 37 a 20 e i primari da 8 a 1. Nei weekend e nei festivi la Chirurgia chiude. È vero che i pazienti per il Pronto soccorso possono rivolgersi a Bergamo, ma viene fatto notare come ci sia una forte componente di popolazion­e anziana e come in un territorio montano non sia sempre facile spostarsi. Le lamentele da parte dei cittadini sarebbero innumerevo­li e quotidiane.

❞ Dopo il Covid C’è stato un nuovo impoverime­nto delle attività e dei servizi erogati

❞ Il ridimensio­namento Nell’arco di pochi anni i posti letto sono passati da 130 a 68, i medici da 37 a 20 e i primari da 8 a 1

 ??  ?? La competenza L’ospedale di San Giovanni Bianco dal primo gennaio 2016 è passato da Treviglio all’Asst Papa Giovanni XXIII
La competenza L’ospedale di San Giovanni Bianco dal primo gennaio 2016 è passato da Treviglio all’Asst Papa Giovanni XXIII

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