Palomino e Gomez in Nazionale: «Forza Papu!»
Il difensore trasmette serenità, anche quando parla della sua esperienza con il Covid: «Mi è passato in fretta, pensavo solo a tornare ad allenarmi»
José Luis Palomino è molto sereno. Basta sentirne la voce. Anche perché del difensore argentino c’è solo quella. Un vivace italiano-sudamericano che, durante l’intervista al telefono, mette allegria. Al tempo del Covid, gli incontri visà-vis con i calciatori sono caldamente sconsigliati. La bolla che protegge il mondo del pallone, mostra qualche crepa. «Non ho particolari timori. Siamo tutti in questa situazione e sono convinto che, con le giuste precauzioni, possiamo gestire bene questo periodo complicato — commenta Palomino —. Quando si riscontrano casi di positività, la società Atalanta li affronta con serietà. Ma senza spaventarsi». Spiega lui, che sa bene.
Palomino, al rientro dalle vacanze, si è scoperto positivo al virus. Cosa ha pensato?
«Di avere preso il Covid e basta. Non ho pensato al modo in cui sono stato contagiato. È passata veloce. Sia io sia la mia ragazza siamo stati bene, senza sintomi. Ma avevo tanta voglia di allenarmi con i miei compagni».
Fra i nuovi arrivati, c’è Romero. Difensore, nazionalità argentina. Come lei.
«È in fase di adattamento. Deve imparare, capire come la squadra gioca. Ma Romero è un bravo calciatore».
Lei in tre anni ha assimilato il metodo Gasperini.
«Quest’anno sono partito bene, concentrato. Allo stesso modo, spero che l’Atalanta vada avanti a esprimere un gioco bello. Se la gente si diverte, noi siamo contenti».
Farete divertire i tifosi anche contro il Liverpool, vostro prestigioso avversario nel girone di Champions?
Saranno tutte partite toste (si parte il 21 ottobre, in Danimarca con il Midtjylland ndr). Da fuori, è semplice fare ragionamenti su quanto un avversario possa essere più o meno accessibile. Quando si scende in campo invece, tutto è sempre più complicato. Specie in Champions League. Per le partite casalinghe (esordio europeo al Gewiss, il 27 contro l’Ajax ndr), il nostro stadio ci darà la giusta carica. In questo momento più che al Liverpool penso al Napoli».
La squadra di Gattuso è il prossimo avversario, alla ripresa della Serie A.
«A Napoli sarà una gara impegnativa. Proveremo a fare del nostro meglio».
Tace anche lei, come Gasperini, sulla possibilità di vedere l’Atalanta lottare per il campionato?
«Abbiamo disputato solo tre partite, ne mancano tantissime. Sullo scudetto nemmeno rispondo. Difficile, ma il nostro obiettivo è riuscire a fare meglio della stagione scorsa. Dicendo così, un po’ rispondo, vero? (ride ndr)».
A dare il buon esempio c’è sempre il capitano. Il Papu Gomez è stato richiamato in Nazionale Argentina.
«Sono molto, molto contento per lui. È un premio al suo impegno. Confido che contro la Bolivia possa scendere in campo (in ArgentinaEcuador, Gomez è rimasto in panchina ndr)».
E lei? Pensa mai alla Nazionale?
«Spero in una convocazione, certo. Ma per riuscirci, so di dovere continuare lavorare. Nell’Argentina abbiamo tanti bravi giocatori. Scegliere non è facile».
Senza la Serie A, come ci si allena?
«Di più e meglio. Chi resta a Zingonia, ne approfitta per mettersi a posto fisicamente. Quando hai una partita ogni tre giorni, questo non è possibile».
Lo Scudetto
Non ne parlo. Dico solo che vogliamo fare ancora meglio dell’anno scorso
Gomez
Sono molto, molto contento che abbia ritrovato la Nazionale