Treviglio verso il voto Pd, Tura chiede le primarie
La candidata in pectore: rilancio della stazione e no alla nuova autostrada
Matilde Tura, al momento l’unico nome in campo nella ricerca del candidato sindaco del centrosinistra a Treviglio, chiede le primarie al suo partito, il Pd. Medico, 29 anni, iscritta al circolo cittadino da una decina di anni, ora in segreteria provinciale con la delega all’Ambiente, Matilde Tura è da alcuni mesi la compagna del deputato di Cambiamo! Alessandro Sorte. Una situazione privata che ha suscitato remore in parte del partito a Treviglio, anche se la segreteria provinciale di Davide Casati l’avrebbe rassicurata. Intanto fa discutere la politica bergamasca quell’immagine di Alessandro Sorte (deputato di Cambiamo!) a pranzo con Davide Casati (segretario del Pd) e Giovanni Sanga (ex deputato pd, a capo dell’aeroporto).
Chiede le primarie, innanzitutto al suo partito, il Pd, per trovare il candidato sindaco del centrosinistra a Treviglio. La proposta arriva dalla dem Matilde Tura, al momento l’unico nome in campo, dopo che mercoledì ha fatto un passo indietro Daniele Migliazzi.
Medico, 29 anni, iscritta al circolo cittadino da una decina di anni, ora in segreteria provinciale con la delega all’Ambiente, Matilde Tura è da alcuni mesi la compagna del deputato di Cambiamo! Alessandro Sorte. Una situazione privata che ha suscitato delle remore in parte del partito a Treviglio, anche se la segreteria provinciale di Davide Casati l’avrebbe rassicurata. Una situazione che all’approssimarsi di appuntamenti caldi per la politica bergamasca come il rinnovo del consiglio provinciale e del Cda di Uniacque potrebbe suscitare sospetti di incroci spericolati. «Sono ricostruzioni fasulle di chi vuole screditarmi — dice Matilde Tura — dipingendomi come una merce di scambio. Credo che sia arrivato il momento che ci ribelliamo a quest’idea di una donna che è sempre definita come la “compagna di” invece di essere presa in considerazione per le proprie idee e il proprio percorso, al di là della figura che ha a fianco».
Anche per questo l’esponente dei dem lancia la sfida delle primarie che spazzerebbero via qualunque dubbio sulla legittimazione del candidato che dovrà sfidare il leghista Juri Imeri, il sindaco uscente alla guida di una coalizione di centrodestra che governa Treviglio da 10 anni. «Le primarie — spiega Matilde Tura — sono un momento importante di democrazia. È la scelta dal basso di una persona che dovrà poi portare avanti un programma che parta da un’idea di città per i prossimi anni, più competitiva ma anche più solidale e green».
Su un possibile programma la Tura è una mitragliatrice: «Penso allo scandalo fiera — dice —: partita da un preventivo di 3,5 milioni, è poi costata 8 e ora ne saranno spesi altri 13,5 per una struttura superata. Va ripensata come luogo di co-working e start-up per offrire opportunità alle categorie oggi svantaggiate come giovani e donne. Penso alla Stazione Ovest quasi abbandonata ma da rilanciare per andare a Bergamo invece dell’autostrada che riceve 130 milioni di euro dalla Regione, soldi pubblici che si potrebbero utilizzare per sistemare la viabilità a partire da un sistema di tangenziali per Treviglio, penso ancora al declino dell’ospedale dove si devono attendere anni per una ernioplastica e c’è la fuga dei medici. Penso ancora a un welfare che vada incontro alle donne e alle famiglie con rette basse per i nidi».
Un programma già da candidato in pectore, verrebbe da dire. «Non sono la candidata — ribatte però Matilde Tura —, ma una figura che vuole rappresentare gli under 30, quella generazione che parte con lo svantaggio che non hanno avuto i loro genitori. Mi sono messa a disposizione per un lavoro che stiamo imbastendo da mesi e vede coinvolti in primis dei consiglieri comunali, Erik Molteni e Laura Rossoni, le forze civiche dei consiglieri Cristina Ronchi, Gianluca Pignatelli e del M5S Emanuele
Calvi, oltre al segretario del Pd Davide Beretta. Ci stiamo confrontando da tempo e siamo in ascolto della città». Un percorso in cui l’esponente dei dem vuole abbia un posto anche Migliazzi. «È una risorsa da valorizzare — dice — come spero che ci si possa ritrovare con il M5S». In realtà, pochi giorni fa, il Movimento ha chiarito di considerare fallito il tentativo di coalizione.
Una speranza che appare difficile al momento. I grillini, dopo la rinuncia all’alleanza, infatti, hanno aperto la loro campagna elettorale. Tra i loro cavalli da battaglia, il secco «no» all’autostrada Bergamo-Treviglio con cui prendono di mira anche alcuni esponenti del Pd.
Le alleanze Matilde Tura spera nel dialogo con il M5S, un’ipotesi che ora appare complicata È il momento di ribellarsi all’idea di una donna che è sempre definita come la «compagna di»