Il meteorite che simboleggia la vita (fatto con lo zucchero)
Le arcate di via della Boccola, fondamenta del Carmine, si trasformano in una vetrina espositiva, grazie alla mostra «C12H22O11» di Mafalda Galessi (foto), progetto curato da Edoardo De Cobelli di Associazione Volta, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura. Il titolo è la formula chimica del saccarosio. La ricerca dell’artista bergamasca ruota, infatti, attorno allo zucchero, molecola solubile che nelle sue sculture, composte al 99% da materiale organico, si trasforma in un’opera resistente alle condizioni esterne. La manipolazione che ne fa è opposta a quella industriale, che trasforma la barbabietola da zucchero in un prodotto regolare e cristallino. Il saccarosio torna alla forma primordiale, come elemento da cui ha origine la vita. Galessi parte dalla suggestione della panspermia, teoria che ritiene sparse nell’universo le forme di vita più semplici. A questa si accompagnano quelle secondo cui, nei corpi spaziali che gravitano non lontano da noi, ci sia ribosio, uno zucchero essenziale per la codificazione del Dna. L’opera ha la conformazione di un meteorite che racchiude in sé la molecola principale del nostro codice genetico. Oggi, dalle 16 alle 21, l’inaugurazione. L’opera sarà illuminata tutti i giorni dalle 18.30 alle 21.30 fino al 10 novembre. (r.s.)