Km Verde, i consiglieri disertano
Kilometro verde, i consiglieri di Caravaggio e Treviglio disertano l’incontro
Le maggioranze che governano Treviglio e Caravaggio hanno deciso di disertare l’incontro di presentazione della logistica Kilometro Verde. Non hanno gradito la presentazione prima alla stampa: «Fuga in avanti, poco rispetto istituzionale», dicono in una nota. Secondo i progettisti, il piano potrebbe creare 5-6 mila posti di lavoro.
Dopo 48 ore di frenetiche consultazioni, le maggioranze che governano i Comuni di Caravaggio e Treviglio decidono di disertare l’incontro di presentazione della logistica Kilometro verde. È l’esito del caso scoppiato giovedì dopo che la società proponente ha reso noti i dettagli del progetto, un maxi insediamento da 765 mila euro nell’area tra le due città designata a ospitare un interporto. Una realizzazione che, secondo quanto dichiarato dai progettisti, avrebbe un potenziale di 5-6 mila posti di lavoro e frutterebbe oneri di urbanizzazione per i due Comuni intorno ai 24 milioni di euro ma garantirebbe anche una forte tutela ambientale con oltre 25 mila tra alberi e arbusti dando vita a un innovativo bosco logistico. Numeri importanti che dovevano essere comunicati martedì ai due consigli comunali. L’annuncio a mezzo stampa ha cambiato le carte in tavola e a pochi mesi dalle elezioni la politica dei due paesi è entrata in fibrillazione.
A giugno andrà al rinnovo sia l’amministrazione di centrosinistra di Caravaggio per la quale nel 2016 fu determinante la battaglia contro l’interporto per strappare il Comune al predominio ventennale del Carroccio, sia quella di Treviglio retta dal centrodestra a trazione leghista a cui risulterebbe difficile spiegare l’arrivo in città di una massa di lavoratori a bassa qualifica che porterebbe la logistica. Soprattutto a entrambe le amministrazioni non è piaciuto trovarsi spiazzate. Dopo due giorni di consultazioni, ieri è arrivato un comunicato unificato. «L’incontro — si legge — aveva la finalità di conoscere il progetto, valutarne le potenzialità e capirne le criticità così da avere tutti gli elementi per avviare una seria e coerente discussione. Invece c’è stata una fuga in avanti che non rappresenta solo una caduta di stile ma denota una mancanza di rispetto istituzionale verso i consigli comunali delle due città e le rispettive competenze amministrative. I sindaci Claudio Bolandrini e Juri Imeri, i presidenti del consiglio Augusto Baruffi e Andrea Cologno, gli assessori e i consiglieri di maggioranza non parteciperanno all’incontro di martedì». «Dopo quel che è successo — spiega Baruffi — era inevitabile. Ho cercato di tenere aperto il dialogo ma è stato fatto un passo falso».
Anche le minoranze di Treviglio diserteranno la riunione. «Nel rispetto delle scelte imprenditoriali in tema di comunicazione — dice Stefano Sonzogni di Italia Viva — un simile progetto richiede un rapporto di fiducia con i Comuni e se alla prima occasione se ne fa carta straccia non è un bel segnale». «La mancata considerazione per i sindaci e i consigli comunali — spiega Gianluca Pignatelli di Forza Italia — dimostra solo che questi progetti stravolgono le vite delle comunità e passano sopra le teste di tutti. Siamo stati sempre contrari all’interporto. È impossibile pensare che su Treviglio e Caravaggio arrivino 6 mila nuovi abitanti in due anni, tutti addetti ai capannoni della logistica».
Andranno all’incontro le minoranze di Caravaggio a partire dalla Lega. «Vado — spiega l’ex presidente della Provincia Ettore Pirovano, ora consigliere comunale d’opposizione — perché non è cambiato nulla. C’è un progetto importante che darebbe a Caravaggio 18 milioni di oneri e porterebbe grandi opportunità. È nostro dovere andare a capire in cosa consiste».
Il potenziale Secondo i progettisti, questo piano potrebbe creare 5-6 mila posti di lavoro
Controcorrente Pirovano (Lega): «Progetto importante, è nostro dovere capire in cosa consiste»