Lisa Pigato campionessa a Parigi
Lisa Pigato, 17 anni, conquista il doppio juniores al Roland Garros
«Al suo ritorno la aspetta un lungo periodo di allenamenti»: il papà Ugo pensa già al futuro, nei commenti è molto moderato, «ma contento». Sua figlia Lisa, 17 anni, di Seriate, ha vinto con Eleonora Alvisi il doppio juniores sulla terra battuta del Roland Garros, uno dei tornei più importanti del tennis.
Il padre Ugo Tennista e istruttore: «Coppia improvvisata con Eleonora Alvisi, sono contento»
Nemmeno un’ora dopo la vittoria, il web era già impazzito per lei. «Bravissima», «Ti auguro lo stesso futuro della Pennetta», «Anche le stelle più splendenti del tennis italiano hanno cominciato così», senza dimenticare un vezzoso «sei la più bella del mondo». Sulla stessa terra rossa calcata, nella storia, dai più grandi del tennis, da Björn Borg a Rafael Nadal, da Serena Williams a Maria Sharapova, ieri ha trionfato Lisa Pigato. Una super promessa del tennis italiano, artefice della vittoria nel doppio femminile juniores al Roland Garros.
Bergamasca, figlia di Ugo, professionista della racchetta e già suo allenatore, è di Seriate (con mamma di Arcene): in coppia con la pugliese Eleonora Alvisi, Lisa ha sbancato l’Olimpo del tennis francese, liquidando in poco più di un’ora l’accoppiata russa Maria Bondarenko e Diana Shnaider. «E pensare che era partita per Parigi senza nemmeno avere la certezza di giocare» racconta papà Pigato, ancora in attesa, nel tardo pomeriggio, di sentire la voce di Lisa. «Ho sentito il coach Giacomo Oradini (ex coach di Francesca Schiavone, ndr) a cui l’ho affidata nel percorso di crescita sportiva, che mi ha raccontato come sono andate le cose, l’ho sentito soddisfatto di tutta l’esperienza». Impresa fa rima con sorpresa: «Lisa non aveva mai giocato in coppia con la Alvisi. Entrambe si sono trovate fuori dal tabellone principale per pochi posti nel singolo, ma hanno deciso di firmare comunque per il doppio. Una coppia improvvisata, ma che in campo si è trovata decisamente bene» commenta con tono di voce calmo: «Sono contento, ma anche pacato».
Uomo di sport professionistico di lungo corso, Ugo Pigato, con il socio Pier Carlo Guglielmi, nel 2018 ha dato vita a Segrate alla Milano Tennis Academy, una fucina di talenti con oltre 250 iscritti e un concept all’avanguardia. E sa inquadrare perfettamente questo successo: «Per Lisa il tennis è sogno e passione nello stesso tempo. Le piace talmente tanto che...». La frase, rimasta a mezz’aria, si può completare in tanti modi. In bacheca Lisa ha messo già una sfilza di titoli: campionati
Italiani Under 12, Under 13, Under 14, Lemon Bowl Under 12 a riprova di un talento innato, ma senz’altro anche ereditario, che non può non proiettarla verso un futuro roseo. «Al ritorno — preannuncia Pigato — ci aspetta un periodo di allenamenti lunghi, dalle otto alle dodici settimane che serviranno per mettere a punto alcuni aspetti del suo bagaglio tecnico e agonistico. Il rovescio resta il suo colpo migliore, mentre il dritto va ancora costruito». Insomma, Lisa può e deve crescere sul piano tecnico, al netto del suo 606° posto nel ranking Wta.
Quanto a quello fisico, il successo francese può essere una cartolina a quanti hanno sottolineato la statura. «Un metro e 63 per una donna non è niente male come altezza — conclude Pigato — e nel tennis, femminile in particolare, le qualità che contano sono altre». Lisa tornerà da Parigi con benzina nel motore dei suoi sogni. «Non è da tutti — termina il papà — trovarsi a giocare a fianco del campo in cui si sta allenando Nadal».
«Bergamo è d’oro — commenta il presidente del Coni Bergamo Lara Magoni —. Grazie a questo successo sono convinta che l’interesse nei confronti del tennis farà un salto di qualità». È l’effettotraino. Lo stesso che popola i campi di neve di baby Goggia e baby Moioli, popolerà i campi di terra battuta di baby Pigato.