Un volume studia la città e la Lombardia viste dall’alto Nel cielo sopra Milano
Dalle tracce romane ai nuovi skyline: la storia delle sue trasformazioni
Sono tutte immagini scattate dall’alto. Non una lettura casuale del territorio eseguita da un drone, che vola e registra senza fermarsi, senza prestare attenzione. Dietro a ogni fotografia del libro «Milano e Lombardia dall’alto» (Jaca Book), c’è l’occhio umano e l’elicottero, ma soprattutto c’è un lungo lavoro preparatorio: lo studio sulle mappe per individuare vedute e prospettive, e perfino la decisione di stabilire in anticipo le coordinate di ogni ripresa. Il risultato è una carrellata di immagini inedite a volo d’uccello: la Madonnina di spalle, così vicina che quasi la tocchi; i ricami delle guglie del Duomo che lasciano intravedere il reticolo delle strade intorno alla piazza; l’abside della Basilica di San Lorenzo e la cappella di San Aquilino (e le Colonne, minuscole, in secondo piano), e ancora l’incrocio dei rami del lago di Como con la penisola di Bellagio; il centro medievale di Cremona quasi annegato nel verde della campagna; la cinta delle mura che abbracciano Bergamo alta; la rocca di Soncino.
Il volume traccia la storia delle forme delle nostre città e delle sue continue e costanti trasformazioni, puntando su una narrazione poco indagata: l’antropizzazione del paesaggio. «È la Storia di Milano e della Lombardia raccontata per immagini», spiega l’editore Vera Minazzi. «La storia delle diverse stratificazioni: le presenze preistoriche e le tracce romane, il Medioevo le piazze e i broletti, gli edifici rinascimentali, la scena barocca, il neoclassico, l’edilizia moderna fino al contemporaneo avveniristico degli skyline più recenti».
Il libro fotografico, uscito prima in una edizione importante, per prezzo e formato, viene ora viene riproposto in una versione più agile e a un costo più contenuto. «Non poteva restare un prodotto di nicchia, il sogno nascosto è farlo diventare una sorta di grande classico», fanno sapere. Coeditato da Jaca Book con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, «Milano e Lombardia dall’alto» riserva un’attenzione particolare alle cattedrali lombarde, sfilano una dopo l’altra le immagini del Duomo di Bergamo e di Brescia, delle cattedrali di Lodi, Crema, Como, Mantova, le certose di Pavia e di Garegnano, e diverse pagine sono decon dicate al Duomo meneghino.
Le foto sono accompagnate da introduzioni tematiche, affidate a una schiera di specialisti, archeologi, urbanisti, storici dell’arte e dell’architettura: Maria Antonietta Crippa, Stefania De Francesco, Paola Marina De Marchi, Ferdinando Zanzottera, Silvia Muzzin, Elisabetta Roffia, Paolo Grillo, Luisa Erba e Alberto Marretta. «Non testi accademici, ma brevi considerazioni che aiutano il lettore a orientarsi, lo guidano nella visione, la memoria storica stratificata non è sempre facile da individuare», osserva Crippa, già docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano.