Scandella (Pd) : ai medici solo cento vaccini a testa
SOS DEL CONSIGLIERE REGIONALE, IL PIRELLONE: BASTERANNO. I CAMICI BIANCHI: SPERIAMO
Fino a metà novembre ogni medico di base avrà 100 vaccini antinfluenzali a disposizione: a denunciare la «cifra irrisoria che non basterà a coprire nemmeno il fabbisogno delle categorie alle quali la Regione ha dato la massima priorità», è il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella. Il conteggio è stato comunicato dalla Regione ad ogni medico con una nota ufficiale, confermata ieri da Paola Pedrini, che esercita a Trescore ed è segretaria regionale della Fimmg: «La situazione è profondamente precaria». Ma lo staff dell’assessore regionale Giulio Gallera sottolinea che «ci saranno anche le Asst a disposizione, non solo i medici di base. La fornitura è adeguata».
Le previsioni si basano su una stima: i vaccini antinfluenzali, per garantire al sistema sanitario la massima tranquillità, devono coprire il 75% dei pazienti che, secondo caratteristiche, età e patologie, sono considerati a rischio. E per un medico di medicina generale che ha al massimo tra i 1.400 e i 1.500 pazienti, quel 75% equivale mediamente a 300 persone. Ma la campagna vaccinale che scatterà con le prime prenotazioni il 19 ottobre, ha in magazzino il giusto numero di dosi? È la domanda che ha portato ieri all’affondo del consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella: «A pochi giorni dall’avvio della campagna una circolare inviata ai medici di base di tutta la Lombardia rivela che le prime dosi del vaccino saranno disponibili solo dal 19 ottobre, e saranno solo 30. Altre 20 arriveranno tra il 26 e il 31 ottobre e altre 50 dal 2 novembre in poi. Solo da metà novembre si potranno prenotare altre dosi. Cifre irrisorie che non basteranno a coprire nemmeno le categorie alle quali la Regione ha dato la massima priorità: i pazienti fragili e gli over 65».
Conferma l’esistenza della comunicazione inviata dalla Regione, Paola Pedrini, medico di base a Trescore Balneario e segretario regionale della Federazione italiana Medici di medicina generale: «Al momento il numero di vaccini che ci è stato comunicato non arriva a coprire la soglia ottimale del 75%. Abbiamo sperato, anche in questo caso, che tutto potesse procedere per il meglio, in anticipo sui tempi soliti. E invece non è così. La situazione è molto precaria, vista la situazione che si è creata».
Da mesi i medici di base tentano di sensibilizzare sull’importanza dei vaccini antinfluenzali, da fare in anticipo rispetto agli anni scorsi, anche per evitare confusioni, nel periodo più freddo, con i sintomi dovuti a possibili contagi da coronavirus. Ma con 100 dosi a testa il rischio è che si arrivi a metà novembre a dover ancora soddisfare le esigenze di chi richiede l’antinfluenzale. «La campagna vaccinale subirà gravi ritardi — aggiunge Scandella — non entrerà nel vivo fino a metà novembre e comunque non basterà per tutti. Un ritardo imperdonabile che rischia di mettere in pericolo la salute di migliaia di cittadini».
Dall’Ats di Bergamo non arrivano commenti alla presa di posizione di Scandella, sui vaccini antinfluenzali si è esposto direttamente l’assessore al Welfare Giulio Gallera, che ieri ha ribadito con il suo staff di aver fatto scelte corrette: «Non tutti i vaccini dovranno essere fatti dai medici di base, ci saranno anche le Asst in campo e la fornitura al momento appare adeguata — dicono dagli uffici regionali — . Da novembre ci saranno sicuramente altre dosi a disposizione, per coprire tutto il fabbisogno».
Il voto dell’Ordine
Chiusi nella serata di ieri, intanto, i seggi elettorali per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine dei medici di Bergamo. La sfida è tra il presidente uscente Guido Marinoni e il collega Privato Fenaroli, direttore di Senologia al Papa Giovanni. L’affluenza, nell’anno della pandemia che ha acuito il confronto su molti temi, è stata molto alta: 1.422 medici al voto, contro i 900 circa delle scorse tornate.
Il calendario Dal 19 ottobre le prenotazioni per i vaccini antinfluenzali
Abbiamo sperato che tutto andasse per il meglio, in anticipo sui tempi. E invece non è così: situazione è molto precaria Paola Pedrini Medico di base Segretario regionale Fimmg