Il caso Domingo e quelle carte che imbarazzano
Lirica, il sindacato degli artisti Usa: accuse serie
Nel difendere la sua scelta di invitare Placido Domingo a novembre al Teatro Donizetti, il direttore della lirica Francesco Micheli aveva spiegato di aver seguito la vicenda con attenzione, consultando gli atti ufficiali e confrontandosi con fonti autorevoli statunitensi e non solo. Aveva citato il reportage dell’Associated Press e le due inchieste private della Los Angeles Opera e del sindacato Agma. «Queste due inchieste — aveva scritto Micheli a NonUnaDiMeno, l’associazione che gli aveva chiesto di cancellare gli eventi con Domingo, sulla base delle accuse di molestie nei confronti dell’artista — non hanno riportato evidenza di abusi». Ma gli esiti delle inchieste — pubblicate proprio sui siti internet della Los Angeles Opera e del sindacato Agma — raccontano qualcosa di diverso da un’archiviazione per mancanza di elementi.
❞
Domingo non è mai stato sottoposto a processo da nessun tribunale o altro organo inquirente istituzionale per nessun capo d’accusa Francesco Micheli Direttore lirica Donizetti
❞
Data la serietà delle accuse e il numero di membri colpiti, la cosa da fare è iniziare formali procedure Ray Menard Presidente di Agma
Francesco Micheli non aveva mostrato incertezze. Nel difendere, pochi giorni fa, la sua scelta di invitare Placido Domingo a novembre al Teatro Donizetti, il direttore della lirica aveva spiegato di aver seguito tutta la vicenda con molta attenzione, leggendo ogni giorno la rassegna stampa, ma soprattutto consultando gli atti ufficiali e confrontandosi con fonti autorevoli statunitensi e non solo. Aveva citato il reportage dell’Associated Press e le due inchieste private della Los Angeles Opera (che fino a un anno fa Domingo dirigeva) e del sindacato Agma (degli artisti della lirica). «Queste due inchieste — aveva scritto Micheli a NonUnaDiMeno, l’associazione femminista che gli aveva chiesto di cancellare gli eventi con Domingo, sulla base delle accuse di molestie nei confronti dell’artista spagnolo — si sono concluse tra febbraio e marzo 2020 e non hanno riportato evidenza di abusi, né tanto meno abuso di potere». Un’assoluzione piena da parte di Micheli nei confronti del tenore, oggi baritono, che si esibirà a Bergamo il 19 e il 26 novembre.
Dentro le carte
Ma gli esiti delle inchieste — pubblicate proprio sui siti internet della Los Angeles Opera e del sindacato Agma — raccontano qualcosa di diverso da un’archiviazione per mancanza di elementi. «Forse il direttore del festival donizettiano — scrive su Facebook l’associazione di cittadini Bergamo Bene Comune, che per prima ha risalito le fonti della vicenda — dovrebbe rileggersi il testo pubblicato sul sito ufficiale della American Guild of Musical Artists oppure cambiare traduttore».
Sul sito dell’Agma, un articolo che risale al 25 febbraio 2020 ripercorre l’inchiesta interna condotta da un investigatore indipendente (l’ex procuratore federale J. Bruce Maffeo) per esaminare le accuse di diverse artiste nei confronti di Domingo. L’Agma nel giro di qualche giorno pubblica un altro comunicato, nel quale si parla di accuse «filed», cioè archiviate, ma non nel senso che la vicenda si chiude, anzi l’esatto contrario. «Data la serietà delle accuse — scrive il presidente dell’Agma Ray Menard — e il numero di membri colpiti, credo che la cosa giusta, e l’unica, da fare a questo punto sia iniziare formali procedure disciplinari presentando denuncia nei confronti di Domingo». Viene poi annunciato un silenzio stampa (che dura ancora) in attesa degli esiti del procedimento, che potrebbe portare a sanzioni, dalla multa all’espulsione.
A Los Angeles
E anche la Los Angeles Opera ripercorre sul suo sito la vicenda, dall’agosto 2019 quando si è venuti a conoscenza delle accuse rivolte all’artista spagnolo. Si spiega che proprio per la gravità di queste accuse, la Los Angeles Opera ha deciso di affidare allo studio legale Gibson, Dunn & Crutcher LLP (Gibson Dunn) un’indagine approfondita della vicenda. «Quell’indagine — si legge — ora è conclusa». Il team di Gibson Dunn ha invitato tutti coloro che avessero segnalazioni da fare a farsi avanti. Ha anche chiesto al giornalista dell’Associated Press che aveva scritto per primo sulle accuse a Domingo di invitare le sue fonti anonime a contattare lo studio. Sul sito della Los Angeles Opera si spiega che Gibson
Dunn ha intervistato 44 persone, anche lo staff della Los Angeles Opera e Domingo stesso. E il gruppo di investigatori ha raccolto 500 mila documenti. Gibson Dunn ha ricevuto dieci accuse sui comportamenti inappropriati di Domingo tra il 1986, quand’era consigliere artistico, e il 2019, quando si è dimesso da direttore generale. «Gibson Dunn — si legge — ha ritenuto credibili le accuse, in parte perché i vari racconti combaciano». Si spiega anche che il livello di malessere delle donne varia. C’è chi ha dichiarato di non essersi sentita a disagio e altre che «described significant trauma», cioè hanno raccontato di aver avuto traumi importanti. Qualcuna ha spiegato di non essere stata motivata nel raccontare i comportamenti scorretti subiti per la statura professionale di Domingo. Viene anche spiegato che l’artista spagnolo, nell’incontrare il team di Gibson Dunn, ha collaborato alle indagini. La Los Angeles Opera scrive che Domingo ha negato tutte le accuse e ha sostenuto che tutte le sue interazioni sono state consensuali. Gli investigatori dicono di aver trovato Domingo spesso sincero nelle sue smentite, ma alcune sono parse poco credibili e prive di consapevolezza. C’è anche un aspetto a favore dell’artista. Non ci sono prove, si legge, che Domingo si sia vendicato contro una donna non scegliendola o assumendola alla Los Angeles Opera, anche perché le decisioni sulle assunzioni sono complesse e determinate da più persone.
Il direttore del Donizetti, nel dirsi estremamente sensibile al tema delle violenze sulle donne, teneva il punto sull’invito a Domingo per la mancanza di elementi concreti a sostegno delle accuse. Le conclusioni, almeno per queste due procedure, non ci sono ancora. Ma qualche elemento su cui riflettere e farsi venire per lo meno dei dubbi forse sì.